Le due ville, tra i tesori architettonici del Parco delle Madonie, si trovano ai margini del bosco di Gibilmanna, a pochi chilometri da Cefalù, e sono interamente circondate da un vasto parco di oltre 5 ettari, ricco di querce, castagni e allori. La proprietà comprende anche altri due edifici all'interno della tenuta. L'acquisto del terreno risale al 1886, quando apparteneva ai Samonà, un'aristocratica famiglia siciliana nota per i numerosi intellettuali che ne sono emersi, prima di passare agli attuali proprietari. In quegli anni fu costruita anche la villa, progettata dal celebre architetto Giuseppe Damiani Almeyda. Tra le principali opere di Almeyda si annoverano il Politeama Garibaldi, il restauro del Palazzo di Città, le quattro edicole di Villa Giulia e, fuori Palermo, il Teatro Comunale di Siracusa e la Casa Florio di Favignana (TP). La dimora principale si sviluppa su un unico livello, con una rigorosa disposizione simmetrica degli spazi interni che comprende ingresso, salone, sala da pranzo, quattro camere, tre bagni, cucina e retrocucina, oltre ai locali di servizio nel sottotetto. La volumetria della villa è caratterizzata dal tetto a padiglione, pronunciato e con falde sporgenti. L'altra villa è formata da un unico ambiente che include salone, sala da pranzo, cucina, tre camere da letto, un bagno e un piano mezzanino con un piccolo bagno. Un altro grande edificio, situato vicino alla casa principale e originariamente adibito a stalle e alloggi per i contadini, è stato parzialmente ristrutturato. La parte riattata ospita un appartamento con due stanze, un bagno, una cucina e un magazzino. Il quarto edificio, interamente da ristrutturare, si trova nei pressi del fabbricato principale e ha una superficie di circa 80 mq. Gibilmanna dista 14 km da Cefalù e 120 km dall'aeroporto di Palermo.