L’istituzione degli Istituti Vendite Giudiziarie si fa risalire all’anno 1927. Ufficialmente la loro introduzione risale al 28 ottobre 1940, momento in cui nasceva il vecchio codice di procedura civile.
L’esigenza di istituire un soggetto giuridico cui affidare l’incarico di eseguire le vendite e che collaborasse alla fase satisfattiva del processo esecutivo fu sollecitata da diversi Presidenti di Corti di Appello in considerazioni delle difficoltà materiali che incontravano gli altri ausiliari del Giudice nel portare a termine l’incarico, ma soprattutto per cercare di dare un risultato apprezzabile, in termini di ricavi, alle vendite forzate. Gli I.V.G. sono soggetti privati autorizzati all’esercizio di un’attività che, pur rispondendo anche ai fini di un pubblico interesse, ha natura imprenditoriale in senso giuridico. I gestori degli I.V.G. –siano essi persona fisica o Enti- assumono, nell’esercizio delle loro funzioni, gli obblighi e le responsabilità degli incaricati di un pubblico servizio in quanto ausiliari del giudice.
Gli I.V.G. operano nell’ambito territoriale della circoscrizione del Tribunale o del distretto della Corte di Appello per la quale è stata concessa l’autorizzazione. Il rapporto intercorrente con il Ministero della Giustizia trae origine dal Decreto Ministeriale con cui il concessionario è autorizzato a gestire l’Istituto Vendite Giudiziarie.
Per effetto della concessione ministeriale assumono incarichi di vendita, di custodia e amministrazione di beni mobili e immobili e a seguito dell’art. 71 della legge che disciplina il procedimento coattivo esattoriale.
Pertanto per i Tribunali di Varese, Busto Arsizio, Como, Lecco, con D.M del 16/11/1994, la soc. GIVG srl, con capitale sociale di € 206.582,76 i.v, è stata autorizzata, ad esercitare l’amministrazione giudiziaria dei beni immobili, la custodia e la vendita all’incanto ed a mezzo commissionario dei beni mobili pignorati ed a qualsiasi altra vendita mobiliare disposta dall’autorità giudiziaria, secondo le norme stabilite dalla legge e dal Regolamento Unico approvato con D.M del 20/06/1960 e successive modificazioni.