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Roma 19 giugno 2024

Perché l’aquila è il simbolo di Roma?


L'aquila è emersa nei secoli come uno dei simboli di Roma, per quale motivo e cosa significa? Scopriamolo insieme.
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Nicola Teofilo

Giornalista

L’insegna romana è ispirata dalla tradizione etrusca; già in antichità era composta da un’asta di legno o metallo, sormontata da una piccola statua di un animale predatore, spesso raffigurato dall’aquila. Questo emblema rappresentava la legione romana e veniva strenuamente difeso, poiché la sua perdita era presagio di sconfitta. 

Tra i vari segni, l’aquila è emersa come il simbolo per eccellenza di Roma, ma perché proprio questo animale, e non altri, come per esempio la leggendaria lupa? Le vicende storiche fanno luce su questo enigma.

Qual è il simbolo della città di Roma?

Durante l’antichità, l’aquila rappresentava il potere di Roma e del suo impero, tanto da figurare come insegna principale dell’esercito romano.

Questo uccello, visto come messaggero degli dei, era associato alla sovranità, alla vittoria e alla protezione divina, rendendolo un emblema potente per la città eterna. Nei secoli l’aquila si è imposta come vero simbolo di Roma, ed è raffigurata come aquila d’argento anche nello stemma della Provincia di Roma.


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Cosa simboleggia l’aquila per Roma

Nella mitologia e nell’arte del mondo antico, l’aquila era considerata un uccello divino. Questo predatore rappresentava Giove, il padre degli dei e protettore dello Stato. Il suo volo elevato e rapido la rendeva un tramite tra cielo e terra, simbolo di potenza, vittoria e prosperità. 

Nell’epoca repubblicana, l’aquila divenne l’insegna militare delle legioni romane, simboleggiando dominio, sovranità e regalità. Questo predatore si nutre di serpenti, simboli dell’oscurità, perciò l’aquila incarnava il trionfo del bene sul male.

Come simbolo cristiano, rappresentava San Giovanni Evangelista, e in araldica, era uno degli emblemi più diffusi, e utilizzato come immagine da molte famiglie nobiliari.


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Perché l’aquila simboleggia Roma

L’aquila venne scelta come simbolo delle legioni romane per volere del console Gaio Mario nel 103 a.C. Adottò l’aquila come unica insegna di guerra, affidandola all’ “aquilifer”, ossia il portatore dell’aquila, che la difendeva strenuamente, come accade ancora oggi durante alcune rievocazioni o rituali in scena prima dell’inizio di una partita di calcio.

La presenza dell’aquila nella legione testimoniava il supporto divino alle armi romane, sancito nelle cerimonie augurali della battaglia nel tempio di Giove Ottimo Massimo. 

Anche dopo la caduta dell’Impero Romano l’aquila continuò a essere usata come simbolo di potere nei principali imperi europei, inclusi il Sacro Romano Impero, la Germania, la Russia e gli Stati Uniti.

Cosa rappresenta la lupa per Roma?

Oltre all’aquila, e ad altri animali selvatici, la lupa è un altro simbolo di Roma, più legato alla leggenda della fondazione della città. Secondo il mito, Romolo e Remo, i leggendari fondatori di Roma, furono allattati da una lupa.

Questa immagine è rappresentata nella celebre statua della Lupa Capitolina, che risale al Medioevo con aggiunte rinascimentali. L’animale era sacro a Marte, dio della guerra e padre dei gemelli, e simboleggiava la protezione materna e la forza aggressiva necessaria per la sopravvivenza. 

In realtà, la lupa incarna l’essenza stessa della città di Roma: feroce ma protettiva, selvaggia ma fondatrice di civiltà. Oggi, il suo simbolismo rimane forte, come dimostrano le repliche in tutto il mondo e le continue allusioni nella cultura moderna, facendone un’icona popolare nel mondo, l’identità di Roma nel mondo. 

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