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Tra antiche rovine e monumenti millenari, nell’affascinante tessuto urbano di Roma si staglia un enigma architettonico che continua a suscitare curiosità e meraviglia: la Piramide di Caio Cestio. Si trova nel cuore della città eterna, e porta i turisti di tutto il mondo a domandarsi: cosa ci fa una piramide a Roma? Scopriamo insieme la storia di questo insolito monumento.
La Piramide Cestia, nota anche come Piramide di Caio Cestio, è situata a breve distanza da Porta San Paolo, una zona che oggi rappresenta un importante crocevia della viabilità. Tuttavia, al tempo della sua costruzione, avvenuta tra il 18 e il 12 a.C., quell’area era destinata a uso cimiteriale. La funzione primaria della Piramide, infatti, era quella di servire da sepolcro, ma chi è sepolto nella Piramide a Roma e perché si chiama Piramide Cestia?
Ebbene, è proprio Caio Cestio, uomo politico romano, ad essere sepolto all’interno della Piramide, che per questo motivo ha preso il nome di Piramide Cestia, o Piramide di Caio Cestio. Egli impose ai suoi eredi l’erezione di questo monumento funebre come condizione per ricevere la sua considerevole eredità. Proprio come le piramidi egizie, questa struttura era concepita come un’imponente tomba monumentale, che un tempo dominava isolata e maestosa il paesaggio circostante.
La Piramide di Roma, che come abbiamo visto funge da sepolcro per Caio Cestio, venne costruita utilizzando blocchi di calcestruzzo e rivestita in marmo. Al suo interno, la Piramide ospitava una sola camera sepolcrale, purtroppo saccheggiata nel corso dei secoli, mentre all’esterno quattro colonne e due statue di Caio Cestio amplificavano la sua maestosità.
Ispirata al modello delle Piramidi di Giza, sebbene più stretta e slanciata, questa struttura romana fu influenzata direttamente dall’arte e dall’architettura funeraria egiziana, in un periodo in cui l’Egitto era una provincia dell’Impero Romano e la tendenza a replicarne gli stili era diffusa. Pur non essendo l’unica piramide costruita a Roma, poiché fonti storiche scarsamente documentate accennano a presunti esemplari in Piazza del Popolo e nei pressi del Colle Vaticano, la Piramide Cestia è sopravvissuta probabilmente perché nel terzo secolo fu incorporata all’interno delle mura Aureliane.
Ai piedi di questa piramide, nel XVIII secolo, ebbe inizio la pratica di seppellire gli stranieri e i non cattolici, e una porzione della struttura è ancora oggi parte integrante del suggestivo Cimitero Acattolico o Cimitero degli Inglesi.
Come abbiamo visto, la Piramide di Caio Cestio si trova poco distante da Porta San Paolo, all’interno del quartiere Ostiense. Attualmente, grazie agli interventi di restauro condotti dalla Soprintendenza Archeologica di Roma, è possibile visitare l’interno della piramide.
Per accedere al sito, è necessario prenotare una visita guidata o accompagnata, in quanto le aperture straordinarie della Piramide Cestia sono gestite dalla Soprintendenza Speciale di Roma e soggette a disponibilità limitata.