Il Maxxi, museo nazionale delle arti del XXI secolo che ha sede a Roma, si colloca all’interno di un edificio realizzato dall’architetta Zaha Hadid ed è gestito da una fondazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali dal 2009.

Giovanna Melandri, presidente del Maxxi Roma fino al 2022, ha promosso il Progetto Grande Maxxi che oggi è seguito dal neo presidente Alessandro Giuli che lo ha definito:

Una sfida importante che immagina il Museo dei prossimi anni attraverso l’ampliamento dei suoi spazi e dei suoi contenuti culturali. Un progetto ambizioso, che nasce dopo le trasformazioni, l’evoluzione, la ricerca e i risultati degli oltre dieci anni dall’apertura del Maxxi. Sarà, nel complesso, l’occasione per una profonda ridefinizione anche degli spazi esterni, con interventi coordinati volti a mitigare l’impatto ambientale dell’edificio grazie all’inserimento di tecnologie sostenibili, alla realizzazione di un’isola microclimatica e di un nuovo asse di verde urbano rivolto al quartiere e alla città di Roma.

Il progetto per la sostenibilità del Maxxi di Roma

Il progetto Grande Maxxi prevede inizialmente quattro settori di interventi:

  1. Maxxi Hub, l’ampliamento del museo con la realizzazione di un polo di ricerca dedicato alla connessione tra architettura, arte, scienza e intelligenza artificiale e dedicato anche al restauro del contemporaneo. Previsti anche nuovi spazi per la formazione e a depositi intelligenti e accessibili.
  2. Maxxi Green, nuovo spazio di verde urbano attrezzato dotato di orti produttivi che metterà in contatto il museo con l’esterno.
  3. Maxxi Sostenibile una serie di interventi che hanno come obiettivo la carbon neutrality.
  4. Maxxi Accessibile, intervento che ha l’obiettivo di abbattere le barriere fisiche, sensoriali e digitali.

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Concorso di idee Grande Maxxi: di cosa si tratta?

Il primo concorso internazionale di idee svolto all’inizio del 2022 ha previsto la creazione di un rendering dell’isola climatica che potesse diventare un’area verde attrezzata ed una galleria a cielo aperto.

I criteri di valutazione sono stati: integrazione, sostenibilità, innovazione, accessibilità e fattibilità tecnica ed economica.

Ha vinto un gruppo multidisciplinare che si occuperà della realizzazione delle prime due aree, Hub e Green.

Il progetto Grande Maxxi include la realizzazione di:

Ampliamento e efficientamento: di cosa si tratta?

Il progetto dell’ampliamento museale interessa la realizzazione di un nuovo fabbricato, sviluppato su più livelli che prevederà anche la presenza di spazi verdi ad uso pubblico.

L’ampliamento punta alla realizzazione di un costruito ad impatto zero. Per raggiungere questo obiettivo, entro il 2026, saranno installate sulle coperture diverse tipologie di pannelli fotovoltaici di ultima generazione, che copriranno un terzo del fabbisogno energetico del museo, senza impattare in alcun modo sull’estetica dell’edificio che è un aspetto di primaria importanza.

Un’altra parte della produzione di energia avverrà attraverso l’istituzione di una comunità energetica in collaborazione con il Ministero della Difesa, proprietario delle caserme adiacenti.

Infine verranno:

Chi finanzia il Grande Maxxi?

A sostenere il progetto Grande Maxxi ci sono diversi finanziamenti, sia pubblici che privati, e il Pnrr.

La stima complessiva dei costi è di 40 milioni di euro, di cui 15 arriveranno appunto dal Ministero della Cultura mentre altri 20 milioni verranno stanziati dal Ministero delle Infrastrutture per la rigenerazione urbana dell’intera area.

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