La Reggia di Capodimonte si trova a Napoli, sull’omonima collina, ed è un meraviglioso palazzo reale dotato di parco che nel corso della sua storia fu la residenza di diverse famiglie reali fino al Novecento. 

Ha attraversato molte vicissitudini e dominazioni, e ha ospitato molto personaggi storici di rilievo. Vediamo qual è la storia della Reggia di Capodimonte e cosa vedere al suo interno.


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Qual è la storia della Reggia di Capodimonte

Nel 1734, dopo due secoli di dominazione spagnola e 30 anni di dominazione austriaca, Napoli tornò a essere la capitale di un regno indipendente con la salita al trono Carlo di Borbone.

Egli decise di rinnovare l’assetto della città e, tra le altre cose, di costruire un palazzo per ospitare la cosiddetta Collezione Farnese, una raccolta di opere d’arte, iniziata nel Cinquecento e da lui ereditata per via materna.

Per la costruzione del nuovo edificio venne scelta la collina di Capodimonte, che era una zona boschiva di Napoli, con l’idea di realizzare anche una residenza in cui soggiornare durante le battute di caccia. 

I lavori iniziarono nel 1738 e durarono per diversi decenni, con vari cambiamenti di assetto e con problemi anche economici.

Si optò per un edificio a pianta rettangolare dotato di tre cortili interni: le sale esposte a sud, con vista sul mare, furono destinate a museo, mentre quelle interne, che si affacciavano sul giardino, furono adibite a biblioteca. 

Il parco fu progettato qualche anno dopo dal celebre architetto Ferdinando Sanfelice

Dopo i Borbone, a inizio Ottocento arrivarono i Francesi e nella reggia soggiornarono i nuovi sovrani, ossia Giuseppe Bonaparte, fratello di Napoleone, e Gioacchino Murat.

Questi ultimi attenzione anche al contesto in cui l’edificio si trovava, creando una strada di collegamento diretto con la città e promuovendo una politica di urbanizzazione della collina di Capodimonte con la costruzione di ville per i nobili e i dignitari di corte. 

Con il ritorno dei Borboni nel 1816, la Reggia mantenne la sua funzione di dimora reale: in quel periodo vi si svolgevano sontuosi eventi e feste, alla presenza di ospiti illustri, come il principe di Metternich, cancelliere austriaco.

Nei decenni successivi gli interni vennero ulteriormente arricchiti con opere d’arte e con decorazioni in stile neoclassico.

La Reggia fu poi finalmente ultimata nel 1838, ossia a un secolo dall’inizio dei lavori, con la trasformazione del parco dal suo assetto originale a un giardino all’inglese. 

Con l’Unità d’Italia la Reggia di Capodimonte divenne la residenza della famiglia Savoia, che ospitò grandiose feste, cerimonie e ricevimenti e vide soggiornare personaggi illustri (come i reali di Inghilterra): a questo periodo risalgono varie modifiche e innovazioni, come la realizzazione dell’armeria e del salottino di porcellana e l’allestimento della collezione di porcellane e della pinacoteca. 

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Reggia passò allo Stato italiano e a partire dal 1957 ospita il Museo Nazionale di Capodimonte, tra i più visitati in Italia.

Cosa vedere nella Reggia di Capodimonte

L’edificio che ospita la Reggia ha due piani, i cui interni sono in parte originali e in parte ricostruiti, e presenta una superficie complessiva di 14.000 metri quadri, con ben 124 gallerie che ospitano la Pinacoteca, una delle più grandi d’Europa, con quadri di: Tiziano, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, Botticelli, Masaccio, Mantegna, Correggio, Parmigianino, Goya. 

Al primo piano si trovano gli Appartamenti Reali, che contengono gli arredi delle varie famiglie che vi hanno dimorato. 

In particolare, gli Appartamenti Reali conservano il gusto imperiale dell’epoca in cui dimorarono Carolina Bonaparte, sorella di Napoleone, con il marito Gioacchino Murat, re di Napoli. 

Alcuni ambienti invece risalgono a periodo successivi, a quello del ritorno dei Borboni il Salone delle Feste e a quello dei Savoia il Salone Camuccini. 

Da vedere assolutamente è il Salottino di porcellana, che nel 1866 fu trasferito a Capodimonte dalla Reggia di Portici: era stato interamente realizzato in porcellana per la regina Maria Amalia di Sassonia negli anni 1757-1759. Fu una delle ultime realizzazioni della Real Fabbrica della Porcellana di Capodimonte, voluta da Carlo di Borbone e da lui stesso trasferita a Madrid quando divenne Re di Spagna.

Per raggiungere la Reggia di Capodimonte è preferibile usare i mezzi pubblici, data la scarsa presenza di parcheggi per auto. 

Si possono utilizzare il treno o la metropolitana scendendo alla fermata di piazza Cavour e poi fare un tragitto a piedi, oppure l’autobus, che ferma molto vicino all’ingresso della Reggia.

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