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Quali sono i caffè storici di Napoli?
Napoli 3 ottobre 2024

Quali sono i caffè storici di Napoli?


Dal Gran Caffè Gambrinus a La Caffettiera: quali sono i caffè storici di Napoli e dove bere oggi il caffè secondo tradizione? Ecco i luoghi più amati della città.
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Silvia Bertuzzi

Collaboratrice di Immobiliare.it

Con la sua ricca storia e cultura, Napoli è una città che ha saputo conservare intatte le tradizioni del passato. Tra queste, una delle più emblematiche è senza dubbio la cultura del caffè. Passeggiando per le sue strade affollate, è impossibile non notare i caffè storici che punteggiano il panorama urbano, luoghi che non sono solo punti di ristoro, ma veri e propri templi della socialità e del costume napoletano. Scopriamo insieme quali sono i caffè storici di Napoli, con le loro origini, le curiosità e le atmosfere uniche che li rendono ancora oggi mete irrinunciabili per chi vuole immergersi nel cuore pulsante della città.

Cosa sono i caffè storici?

Alla fine del XVIII secolo, Napoli era una città cosmopolita, vivace e aperta alle novità di gusto, moda e costume, provenienti sia dall’Europa che da paesi esotici. È in questo contesto dinamico che aprono i battenti le prime “botteghe del caffè”. Questi locali non erano semplici punti di ristoro dove scoprire e gustare il caffè, una bevanda allora innovativa, ma offrivano anche una varietà di prelibatezze come pasticcini, cioccolata, gelati e piatti della tradizione partenopea.

In breve tempo, le caffetterie si moltiplicarono, diventando centri di aggregazione per una clientela variegata che includeva persone comuni, politici, artisti, imprenditori e studiosi. Questi luoghi divennero presto punti fissi di ritrovo dove discutere, confrontarsi e ispirarsi. Fino ai primi decenni del XX secolo, i caffè napoletani erano veri e propri salotti culturali dove si trattavano temi quotidiani, si discutevano questioni politiche, si dibattevano argomenti filosofici, nascevano testate giornalistiche, si creavano opere d’arte e si formavano nuovi movimenti politici. 

Quali sono i caffè storici di Napoli? Ce ne sono alcuni ancora aperti? Facciamo insieme il punto.

I caffè storici di Napoli

Caffè Gambrinus

L’elenco dei caffè storici di Napoli non può che iniziare da Via Chiaia, con il celebre Gran Caffè Gambrinus. Fondato nel 1860, in concomitanza con l’Unità d’Italia, questo caffè è diventato nel tempo il salotto buono della Napoli bene. I suoi interni in stile Liberty, con stucchi, marmi, opere d’arte e pareti decorate dai più illustri paesaggisti napoletani, creano un’atmosfera unica. La sede attuale, inaugurata nel 1890, conserva ancora oggi quell’affascinante aria rétro. Nel corso degli anni, le sue sale hanno accolto intellettuali, artisti, nobili e capi di stato, consolidando il Gran Caffè Gambrinus come un’icona della cultura e della società napoletana, ancora oggi visitabile.

Caffè d’Europa

Proseguiamo il nostro viaggio tra i caffè storici di Napoli con il Caffè d’Europa, una location che purtroppo non esiste più. Tuttavia, per molti anni, questo locale situato in Piazza San Ferdinando era considerato il più elegante e raffinato della città. Aperto nel 1845 per iniziativa dei coniugi Thevenin, in particolare di Madame Thevenin, una parigina trasferitasi a Napoli, il Caffè d’Europa riuscì ad attrarre una clientela di alto livello, diventando un punto di riferimento per l’élite napoletana.

Caflisch

Anche il Caflisch, purtroppo, è un esempio di caffè storico napoletano che non esiste più. Questo caffè rappresentava il primo esempio di franchising, ideato dallo svizzero Luigi Caflisch, che scelse il Regno delle Due Sicilie per espandere la sua moderna e innovativa attività fuori dal suo paese natale. Il più prestigioso dei vari punti vendita fu inaugurato nel 1827 in Via Toledo, all’interno di Palazzo Berio.

Caffè Trinacria

Sempre in Via Toledo, sorgeva un altro celebre caffè storico di Napoli, fondato nel 1810: il Caffè Trinacria. Questo classico caffè ottocentesco, caratterizzato da specchi e divani rossi, è purtroppo scomparso. Tra i suoi frequentatori più illustri figuravano Alexandre Dumas e Giacomo Leopardi, che amava gustare qui i suoi adorati sorbetti.

Birreria dello Strasburgo

Nonostante il suo nome, la Birreria dello Strasburgo è stata un altro esempio di caffè storico napoletano che oggi non esiste più. Situata in Piazza Castello, era uno dei luoghi di ritrovo preferiti dai napoletani, che vi si recavano per gustare il caffè tra piante ornamentali e fiori profumati, accompagnati da musica dal vivo. Questo caffè era una meta abituale per personalità come il poeta e drammaturgo Salvatore Di Giacomo e il poeta e paroliere Ferdinando Russo.

Dove bere il caffè come nei caffè storici?

Caffè Mexico

Nonostante i caffè storici di Napoli, ad eccezione del Gran Caffè Gambrinus, non esistano più, ci sono alcuni luoghi cult dove bere il caffè a Napoli secondo la tradizione, e Caffè Mexico è uno di questi. Pur non essendo annoverato tra i veri caffè storici della città, entrare al Caffè Mexico significa essere avvolti dall’inconfondibile aroma del caffè preparato secondo la tradizione. Nato come emanazione diretta della torrefazione Passalacqua, oggi il Caffè Mexico, anche se non più gestito dalla famiglia fondatrice, rimane un punto di riferimento per gli appassionati. Le sue tre sedi si trovano in Piazza Garibaldi 72, Via Scarlatti 69 e Piazza Dante 86.

Il Vero Bar del Professore

A pochi passi dal Gran Caffè Gambrinus, si trova un altro luogo dove assaporare il caffè secondo la tradizione napoletana. Sebbene la sua apertura sia molto più recente rispetto ai caffè storici della città, Il Vero Bar del Professore, inaugurato nel 1996, offre un eccellente espresso napoletano e una varietà di specialità. Tra queste spiccano il famoso “nocciolato del Professore”, il Kinder Coffee, il Caffè del Nonno, il Caffè Croccantino, il Cialdino e il Black & White.

Cafè do Brasil

Nel raffinato quartiere del Vomero, si trova un altro luogo di culto per gli amanti del caffè tradizionale napoletano: il Cafè do Brasil. Questo caffè prende il nome da un noto marchio napoletano fondato negli anni Cinquanta, oggi conosciuto come Kimbo. Qui, l’espresso è un vero e proprio rituale, preparato con la consueta cremosità, servito zuccherato e in tazza bollente. Inoltre, viene offerta una “delizia” aggiuntiva: panna fresca artigianale servita insieme al caffè.

Ciorfito

Nel cuore di Spaccanapoli, il Caffè Ciorfito rappresenta uno dei luoghi più iconici per gustare il caffè napoletano secondo la tradizione. Questo caffè riesce a evocare un po’ dell’atmosfera degli storici locali napoletani ormai scomparsi, con l’eccezione del Gran Caffè Gambrinus. Oltre all’immancabile espresso, il Caffè Ciorfito propone interessanti variazioni, come il caffè Kinder, il caffè alla nocciola, il caffè brasiliano e il celebre “caffè del nonno”, una delizia composta da caffè, panna e latte, servita fredda per un’esperienza veramente indimenticabile. Inoltre, come in molti altri bar napoletani, da Ciorfito è possibile lasciare un “caffè sospeso“, ovvero un caffè pagato in anticipo che verrà donato a chi ne ha bisogno, sottolineando così il profondo legame di Napoli con la solidarietà.

Cimmino

Nel cuore della raffinata Via Filangieri si trova il Gran Caffè Cimmino. Questo storico caffè è da sempre il punto di ritrovo preferito dalle famiglie del quartiere, ed è il luogo ideale per una tradizionale colazione napoletana, con caffè e cornetto, sfogliatella o babà, prima di una passeggiata sul lungomare.

La Caffettiera

Concludiamo il nostro tour dei luoghi dove bere il caffè secondo la tradizione dei caffè storici napoletani con il Gran Caffè La Caffettiera, situato su Piazza dei Martiri dal 1982. In quell’anno, Antonio Campajola decise di riportare in auge il concetto dei caffè con servizio al tavolo, un’usanza risalente agli inizi del Novecento. All’interno del caffè, ancora oggi è presente una piccola torrefazione. Per gli appassionati più curiosi, è disponibile la “Bibbia del caffè”, un elenco dettagliato delle diverse miscele utilizzate.

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