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I napoletani sono conosciuti in tutto il mondo per il loro spirito vivace, la loro ricca cultura e le tradizioni secolari. La città di Napoli, culla di questa straordinaria identità, è spesso considerata la patria per eccellenza di chi si riconosce in queste radici. Tuttavia, la realtà demografica ci riserva una sorpresa: Napoli non è la città con il maggior numero di napoletani al mondo. Il primato spetta infatti a una città che si trova dall’altra parte dell’oceano.
San Paolo, in Brasile, detiene il primato come la città con il maggior numero di napoletani o persone di origine napoletana al mondo. Questa città, una delle più grandi metropoli del Sud America, ha accolto un’importante ondata migratoria italiana tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Molti di questi immigrati provenivano da Napoli e dalla Campania, portando con sé la loro cultura, le tradizioni culinarie e la lingua.
Secondo una ricerca dell’istituto americano Demographic, San Paolo è seguita da altre città che vantano una significativa popolazione di origine napoletana:
Chiudono la classifica New York City, Londra, Toronto, Berlino e Monaco di Baviera.
A New York City si festeggia San Gennaro, il santo patrono di Napoli, questa festa è una delle celebrazioni italiane più iconiche negli Stati Uniti, particolarmente amata nella comunità di Little Italy. Le origini della festa risalgono al 1926, quando gli immigrati napoletani, desiderosi di mantenere vive le loro tradizioni, decisero di onorare San Gennaro proprio come facevano nella loro città natale. Inizialmente, la festa era un evento di un solo giorno, organizzato per commemorare il giorno del martirio del santo, il 19 settembre. Nel tempo, è cresciuta fino a diventare un festival che dura undici giorni e attira oltre un milione di visitatori ogni anno.
La festa, che si tiene lungo Mulberry Street, è una grande celebrazione della cultura italiana e della fede cattolica, caratterizzata da processioni religiose, tra cui una particolarmente sentita in cui la statua di San Gennaro viene portata in processione per le strade, accompagnata da preghiere e canti. Le strade si riempiono di bancarelle che offrono specialità culinarie italiane come zeppole, cannoli e salsicce, creando un’atmosfera ricca di sapori e tradizioni.
La forte presenza di napoletani in queste città ha avuto dunque un impatto significativo sulla loro demografia e sulla cultura locale. In città come San Paolo e Buenos Aires, la cucina napoletana, la musica e persino il dialetto hanno lasciato un’impronta indelebile. Ristoranti, pizzerie e festival culturali che celebrano le tradizioni napoletane sono diffusi e rappresentano un punto di riferimento per le comunità italiane all’estero.