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Sapevi che alcune città sono più naturali di altre? È quello che ha dimostrato 3Bee, nature-tech company leader nella tutela della biodiversità, con la sua classifica delle città più naturali d’Italia. L’obiettivo di questa classifica è quello di sensibilizzare su quanto le città italiane siano intaccate dall’attività umana e quanto ancora conservino degli habitat in cui la natura prospera, mettendo in evidenza quali sono le zone urbane che mantengono maggiormente la loro biodiversità e i caratteri naturalistici.
Con una lista di 112 posizioni, 3Bee utilizza il parametro dell’Abbondanza Media di Specie per uso del suolo (MSA Land Use), un indicatore che confronta l’abbondanza di specie locali rispetto a quelle presenti in un ambiente incontaminato.
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Secondo i dati, Isernia emerge come la città più naturale d’Italia, posizionandosi in testa alla classifica. A seguire, troviamo Belluno, famosa per i suoi paesaggi montani e le valli incontaminate, e Savona, con il suo litorale e i parchi circostanti che garantiscono una buona qualità dell’habitat naturale. La classifica prosegue con L’Aquila e Ascoli Piceno, due città ricche di spazi verdi e foreste circostanti.
Pistoia e Reggio Calabria si posizionano a metà della top 10, grazie alla presenza di parchi urbani e zone naturali che permettono a diverse specie di flora e fauna di prosperare. Completano la classifica Lucca, Massa e Messina, tutte città che hanno saputo preservare al meglio la loro biodiversità, dimostrando un buon equilibrio tra urbanizzazione e ambiente naturale.
D’altra parte, le metropoli italiane come Roma, Milano e Napoli si posizionano molto più in basso in questa classifica. Non è una sorpresa che, essendo altamente urbanizzate, queste città abbiano un impatto significativo sugli ecosistemi naturali.
Milano occupa addirittura la 98° posizione, mentre Torino, Napoli e Catania seguono con posizioni analogamente basse, a causa della frammentazione degli spazi verdi e dell’elevato livello di cementificazione.
Roma riesce invece a posizionarsi al 66° posto, grazie alla presenza di grandi parchi come Villa Borghese e il Parco dell’Appia Antica, che aiutano a mantenere una certa integrità ambientale.
Questa classifica vuole spingere a riflettere sull’importanza di conservare la biodiversità nelle aree urbane e incentivare un modello di sviluppo più sostenibile che non rinunci alla presenza della natura.