Giornalista
L’11 aprile sbarca su Netflix il nuovo docuserie “Il giovane Berlusconi”. La pellicola ripercorre l’ascesa di Silvio Berlusconi dagli esordi imprenditoriali nel 1974 fino alla discesa in politica vent’anni dopo.
La regia di Simone Manetti si avvale di nuove interviste a personaggi chiave come Marcello Dell’Utri, Fedele Confalonieri, Iva Zanicchi, Gianni Minoli, Carlo Freccero, Adriano Galliani e Achille Occhetto.
La docuserie è una produzione B&B Film in coproduzione con la società di produzione tedesca Gebreuder Beetz Filmproduktion e con l’emittente franco tedesca Zdf Arte, co-finanziata dalla Regione Lazio, dal programma Media di Europa Creativa, realizzata anche grazie al Tax Credit del MiC.
Attraverso immagini di archivio e testimonianze inedite, vengono mostrati i luoghi simbolo di quello che sarebbe poi diventato il Presidente del Consiglio. Tra i primi filmati mostrati nella docuserie c’è un’intervista allo stesso Berlusconi – allora giovanissimo – a cui Mike Bongiorno chiede: “Tu ti occupi bene di tante cose, distribuzione, editoria, cinema, calcio, costruzioni, come fai non lo so, ma non ti è mai venuto in mente di entrare in politica“. Lui risponde: “Io sono un uomo del fare, quindi quello che so fare bene è l’imprenditore“.
In questa ricostruzione non può mancare Milano 2, quartiere residenziale meneghino costruito come modello di “città ideale” negli anni Settanta dalla Edilnord di Berlusconi.
Altra tappa fondamentale del Cavaliere è il sottoscala dove, nel 1974, nasce TeleMilanoCavo, che inizialmente ha l’unico scopo di permettere ai residenti di seguire via cavo le riunioni di condominio, la messa, le attività sportive dei figli e le pubblicità dei negozi locali. Ma, com’è noto, l’emittente sarebbe poi diventata Canale5 e poi Mediaset, l’impero mediatico creato da Berlusconi, con le sue sedi di Cologno Monzese e Segrate.
Emblema della Milano degli anni Settanta e Ottanta, dove il futuro premier ha iniziato la sua carriera imprenditoriale e poi politica, sono è anche la “Scala del calcio”, lo Stadio San Siro, teatro della passione calcistica del Cavaliere che lo porterà a diventare il più longevo presidente dell’AC Milan (dal 1986 al 2004).
Altro luogo simbolo dei primi anni da imprenditore di Silvio Berlusconi è Villa San Martino ad Arcore: la più famosa residenza di Berlusconi, set di incontri politici e mondani. A Roma Berlusconi si trasferì per la discesa in campo, nel 1994, tra Palazzo Grazioli e Montecitorio.
A Porto Rotondo, località balneare sarda, il Cavaliere trascorre le vacanze nella famosa Villa Certosa che il Cavaliere acquistò negli anni Ottanta (e che oggi è in vendita).
“Il giovane Berlusconi” non è solo la storia di un uomo, ma anche un affresco dell’Italia dagli anni ’70 ai ’90. Le location della docuserie ci accompagnano in un viaggio attraverso le trasformazioni economiche, sociali e politiche del Paese e ci permettono di immergerci nella vita privata e professionale del Cavaliere, dai suoi successi imprenditoriali alle sue vicende sentimentali.
Nel corso delle tre puntate, ciascuna da 50 minuti, non sono presenti narratori bensì testimoni, capaci di confidenze e aneddoti inediti. Un racconto ricco di storie mai raccontate prima. Oltre alle interviste, la serie è costituita da materiale di repertorio, in parte inedito, e si serve di musica, archivi e racconti personali come elementi chiave di una storia di grande impatto visivo.