È una delle città venete più ricche di eccellenze, nota per il celebre Ponte degli Alpini di Andrea Palladio, le storiche distillerie di grappa e la sua fiorente tradizione artigianale.
Il protagonista del celebre romanzo “Di là dal fiume e tra gli alberi” di Ernest Hemingway confida di voler essere seppellito “lassù”, “dove sorgono le grandi ville con i prati e i giardini”. Quel posto è “lungo il Brenta”, proprio il fiume che abbraccia Bassano del Grappa, città dove Hemingway, giovane e promettente scrittore, visse come volontario durante la Grande Guerra. Quelle volontà ultime del protagonista furono un omaggio a questa terra famosa per le distillerie, da secoli crocevia di commercianti e artigiani che qui hanno trovato terreno fertile per le loro arti. Siamo nel cuore pulsante dell’artigianato e della manifattura italiana che hanno reso grande il Nord-Est, specie negli anni del miracolo economico.
Bassano è anche simbolo di resistenza. Visitarla, è come immergersi in un racconto senza tempo, dove la memoria rivive scolpita nelle pietre di numerose opere e architetture che la rendono così speciale e meritevole di attenzioni. Ripercorriamo parte del suo ricco patrimonio.
Dove si trova Bassano del Grappa
Bassano del Grappa è nella provincia di Vicenza, in Veneto, posizionata strategicamente tra le Prealpi e la pianura veneta, vicino all’Altopiano dei Sette Comuni. Grazie alla sua collocazione, abbracciata dal fiume Brenta e ai piedi del Monte Grappa, può vantare un fascino naturale e panorami suggestivi, oltre a una posizione privilegiata per chi vuole esplorare questa regione.
Come raggiungere Bassano del Grappa
Arrivare a Bassano è semplice, grazie ai numerosi collegamenti con le città vicine. È facilmente accessibile attraverso le seguenti modalità:
In treno, con collegamenti frequenti dalle principali città del Veneto come Venezia e Padova.
In auto, tramite le principali arterie autostradali della regione, e con parcheggi disponibili nelle vicinanze del centro che consentono di esplorare la città a piedi.
Perché si chiama così
Nel 1928, il nome di Bassano venne ufficialmente unito alla precisazione “del Grappa”, per commemorare la resistenza eroica delle truppe italiane sul massiccio alle sue spalle durante la Prima Guerra Mondiale, diventando simbolo di sacrificio e terra di grande memoria storica, che ancora oggi funge da monito contro le guerre.
Invece, il termine “Bassano” deriverebbe dal nome di un fondo, una antica proprietà agricola che sarebbe appartenuta a un tale “Bassio” o “Bassius”, tanto che doveva in origine doveva chiamarsi “Fundus Baxiani”.
In ogni caso, l’origine del nome indica che Bassano del Grappa è una città antichissima, prova ne è la ricchezza del patrimonio storico e paesaggistico, ma anche la laboriosità di chi ha abitato, e vive ancora in queste terre fertili del Veneto. Conosciuta per la sua storica produzione di grappa nella distilleria più antica d’Italia e per il celebre Ponte degli Alpini disegnato da Andrea Palladio, Bassano è stata per secoli un importante incrocio di commerci e culture. Qui, tessitori, orafi, ceramisti e falegnami hanno prosperato, e la città ha dato i natali ad artisti illustri come Jacopo Da Ponte e alle famose stampe dei Remondini, che avviarono l’attività nel Seicento.
Come si chiamano gli abitanti di Bassano del Grappa
Gli abitanti di Bassano del Grappa sono noti come “bassanesi“. Vivono in una città che è diventata simbolo di una parte importante della storia italiana, traendo orgoglio dalla loro identità e dalle tradizioni che si tramandano di generazione in generazione.
Cosa vedere a Bassano del Grappa in un giorno
Anche in un solo giorno a Bassano si possono scoprire numerosi luoghi che raccontano la storia e le bellezze paesaggistiche. Ne citiamo alcuni, tra i tanti:
Ponte degli Alpini: non si può attraversare Bassano senza passeggiare lungo quella che è l’icona più visibile e riconoscibile della città. Conosciuto anche come Ponte Vecchio, l’opera è un capolavoro di Andrea Palladio, distrutto e ricostruito più volte. Questo ponte di legno coperto e riservato ai soli pedoni, attraversa il fiume Brenta, ed è un punto ideale per scattare splendide foto di Bassano da diverse angolazioni e il Massiccio del Monte Grappa.
Museo del Ponte degli Alpini: una volta attraversato il ponte, è facile immergersi in botteghe artigiane e in palazzi e musei, come quello del Ponte degli Alpini. Questo prezioso contenitore culturale custodisce cimeli e uniformi che raccontano la storia degli Alpini e il loro sacrificio durante la guerra.
Castello degli Ezzelini: un’imponente fortificazione medievale che domina il paesaggio e offre una vista spettacolare sulla città e le montagne circostanti.
Villa Angarano Bianchi Michiel: uno degli edifici in stile “palladiano” più interessanti. Progettata appunto da Andrea Palladio intorno al 1548, questa villa, situata lungo il fiume Brenta, è menzionata nei celebri Quattro Libri dell’Architettura, dove l’architetto ne esalta la posizione strategica. Il corpo centrale della villa, invece, è un’opera successiva, realizzata da Baldassare Longhena nel Seicento, che aggiunge un’impronta barocca a questo capolavoro.
Villa Angaran San Giuseppe: commissionata nel 1588 da Giacomo Angaran e Bianca Nievo, questa villa in stile palladiano è stata acquistata dai Padri Gesuiti nel 1921 e, dal 2015 è diventata un centro per l’inclusione sociale e lo sviluppo della cittadinanza nel bassanese. Al suo interno si integrano progetti dedicati alla disabilità, all’adolescenza e all’infanzia, offrendo anche servizi di ristorazione, accoglienza turistica, formazione e attività produttive legate all’artigianato, all’agricoltura e alla cultura.
Villa Rezzonico: risalente al XVIII secolo, questo edificio con cappella, parco e giardino è attribuito a vari architetti, tra cui Giorgio Massari. All’interno, statue e stucchi sono opere di Antonio Canova e Abbondio Stazio, mentre il salone principale ospita dipinti di Canova e altri artisti. Alcune sale sono arricchite da una raccolta di quadri antichi di autori come Dosso Dossi. Villa Rezzonico ispirò l’architetto americano Paul Chalfin nella realizzazione della celebre Villa Vizcaya a Miami tra il 1914 e il 1916.
Villa Ca’ Erizzo Luca e il Museo Hemingway: Villa Ca’ Erizzo è una residenza elegante in stile Quattrocento, che ospita il Museo Hemingway e della Grande Guerra, con all’interno, stucchi, affreschi e mobili antichi di grande pregio. La villa si trova a breve distanza dal Ponte Vecchio e dalla rocca medievale di Bassano. Tra l’inverno del 1917 e l’estate del 1918 accolse una vivace cerchia di giovani intellettuali americani, tra cui John Dos Passos e Dudley Poore, i cosiddetti “poeti di Harvard”, e i volontari della Croce Rossa americana come il giovane Hemingway. Qui, lo scrittore premio Nobel si immerse nella vita della villa tra missioni in ambulanza, serate nelle birrerie di Bassano e, si narra, anche qualche scappatella con ragazze venete e crocerossine.
Grapperia Nardini: storica distilleria che serve ancora oggi il celebre aperitivo “mezzo e mezzo” e offre un assaggio della tradizione distillatoria bassanese. La visita è un’esperienza imperdibile per gli amanti della grappa.
Piazza Garibaldi e Piazza Libertà: le due piazze principali di Bassano sono perfette per una passeggiata tra chiese, fontane e palazzi storici, con caffè e negozi che le animano tutto il giorno.
Cosa vedere nei dintorni
Bassano è una finestra su tante bellezze che la circondano; in particolare borghi e paesaggi naturali che meritano almeno una visita, ideali per una giornata fuori porta. Ecco dove andare:
Marostica: celebri la sua piazza a scacchiera e il castello. Marostica è una perla medievale che incanta con il suo fascino storico.
Valdobbiadene e le colline del Prosecco: un’area unica, riconosciuta dall’UNESCO. Tappa obbligata per chi desidera degustare il celebre Prosecco tra vigneti e cantine.
Monte Grappa: per il Sacrario che ricorda i caduti della Grande Guerra e i sentieri escursionistici che offrono panorami spettacolari.
Cosa mangiare a Bassano del Grappa
La cucina di Bassano è profondamente radicata nelle tradizioni contadine, con un’attenzione speciale agli ingredienti stagionali e ai prodotti d’eccellenza che raccontano la passione di artigiani, produttori e coltivatori locali.
Tra i protagonisti indiscussi della gastronomia bassanese spiccano:
Il baccalà alla vicentina e le sarde in saor: piatti che celebrano il pesce, tipici della tradizione veneta.
Gli asparagi di Bassano: l’asparago bianco DOP è una eccellenza coltivata in questa terra fin dal 1500, raccolto in anticipo per preservarne il colore candido e il sapore delicato, di solito servito con uova o nei risotti.
I bigoli all’anatra: spaghetti più spessi e ruvidi, tipici del Veneto, conditi con cacciagione o con un saporito ragù di anatra.
La trota del Brenta: uno dei pesci di fiume più tradizionali e prelibati della zona.
I formaggi: tra le eccellenze del territorio, si segnalano formaggi DOP come Asiago, Grana, Provolone Valpadana e autentiche rarità di sapore come lo Stravecchio di Malga.
I dolci tradizionali: tra cui pandoli, pevarini e i famosi zaletti, da accompagnare con un bicchiere di Prosecco DOCG della vicina Valdobbiadene.
Molte di queste delizie si possono gustare nei tanti locali del centro e dintorni, perché Bassano del Grappa offre anche una vivace vita notturna e una movida incentrata su lounge bar, enoteche, palazzi riconvertiti, club con musica dal vivo, dj set nei cocktail bar e discoteche che animano il centro storico e l’area del Ponte Vecchio.
Quanto costa vivere a Bassano del Grappa
Bassano del Grappa offre un costo della vita ragionevole per chi cerca una città così ricca di storia e bellezza, con prezzi immobiliari medi:
Vendita: il costo medio per l’acquisto di una casa è di circa 1.843 €/m².
Affitto: i prezzi si aggirano sui 10,79 €/m², con un’offerta che varia tra il centro storico e le aree residenziali più moderne.
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