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Verona è una città antichissima, i primi insediamenti risalgono all’epoca dei romani.
La città, situata sulla via Postumia, divenne nel 49 d.C municipium romano. Fu l’impero romano a costruire monumenti, palazzi, templi, acquedotti e fognature di cui una urbe necessita.
Il massimo splendore di Verona in epoca romana fu raggiunta durante l’età Flavia, e di quell’epoca anche la sua bellissima Arena.
Si chiamava Colle San Pietro e fu una colonia latina fin dall’89 a.C.
Verona è soprannominata piccola Roma per la quantità di resti dell’epoca dell’impero romano conservati in maniera eccellente, da poter visitare e ammirare.
Tra i monumenti dei Romani rimasti a Verona prima di tutto va ricordato il Teatro Romano, L’Arena di Verona.
Molto più piccolo rispetto all’Anfiteatro Flavio di Roma, l’Arena di Verona è un teatro che oggi viene utilizzato per accogliere eventi musicali e artistici in genere.
L’Arena è l’anfiteatro romano di Verona, costruito nel I secolo d.C per il combattimento dei gladiatori.
Certamente è oggi il monumento più apprezzato di Verona e anche il più conosciuto nel mondo.
Rientra tra i teatri romani meglio conservati al mondo insieme alla arena di Nimes, di Arles, Pola, Pompei, Capua e naturalmente al Colosseo a Roma.
Un ascensore situato dietro l’ultima fila di gradoni del teatro conduce al famoso Museo Archeologico di Verona che si compone di diverse sale dove sono custoditi vasi, mosaici, sculture, oggetti in vetro e utensili, iscrizioni sacre e sepolcrali.
L’Anfiteatro romano di Verona fu costruito per accogliere il numero sempre più elevato di spettatori ai combattimenti dei gladiatori.
Costruito sulle basi del teatro greco esistente, fu raddoppiato in dimensioni e modificato nella forma per dare vita alla struttura ellittica.
Il combattimento aveva luogo nel centro del teatro e il pubblico sedeva tutto attorno sulle gradinate concentriche.
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Se oggi pensiamo al teatro romano lo immaginiamo un luogo di divertimento, ma bisogna ricordare che, essendo luogo di combattimenti feroci anche con animali, era spesso sporco di sangue, puzzolente e rappresentava un posto rumoroso e di perdizione.
Quindi veniva costruito lontano dalle abitazioni. Anche quello di Verona fu infatti realizzato oltre le mura cittadine ad uguale distanza dai due accessi principali alla città.
Si collocava nell’immediata vicinanza all’ingresso della città, un grande anfiteatro che era visibile ad occhio nudo da chi arrivava nell’antica urbe.
Per costruire un edificio così imponente gli architetti e ingegneri romani hanno scelto di utilizzare la pietra della Valpolicella, il cosiddetto Rosso Verona.
Una pietra calcarea che si reperisce nella catena montuosa dei Lessini, tipica del posto, che ha la caratteristica di essere resistente, compatta e facile da estrarre.
Verona non è solo Arena, ma è ricca di altri resti dell’epoca romana antica. Ad esempio: