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Giornalista
Caminetto sì o caminetto no? Amato da molti per l’atmosfera accogliente che sa regalare agli ambienti, il caminetto è stato oggetto di un forte ridimensionamento negli ultimi tempi, in alcuni casi, la sua accensione può costituire addirittura un reato.
Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere sull’accensione del camino.
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Dove è vietato accendere il camino? Dunque, in alcune regioni, l’accensione del caminetto e di stufe è limitata ed è possibile utilizzare solo dispositivi di ultima generazione, dotati di specifiche certificazioni e alimentati con combustibile certificato. Tra queste troviamo:
Chi non rispetta queste disposizioni può essere punito con sanzioni che partono da 500 euro per arrivare a 5.000 euro.
Inoltre, non solo in queste regioni, ma in tutta Italia, se si accende in modo improprio il camino si può addirittura incorrere in un reato.
Ecco in quali casi non si può accendere il camino.
Il camino può essere acceso per riscaldare l’ambiente o per creare un’atmosfera calda e accogliente, ma non può essere un sistema per liberarsi di rifiuti.
In tal senso, è bene sottolineare che il Codice penale prevede il reato di getto pericoloso di cose che colpisce «chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti».
Chi dovesse macchiarsi di tale reato può essere punito con l’arresto fino a un mese o con il pagamento di una multa fino a 206 euro.
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Se si vuole accendere il camino di casa, ci si deve sincerare di bruciare solo legna e sostanze ammesse, che non arrechino danni e disturbo all’ambiente e ai vicini.
Non è concesso immettere nell’aria fumi e gas maleodoranti e tantomeno bruciare rifiuti o sostanze dannose, che sono sia causa sia di inquinamento dell’atmosfera sia causa di possibili disturbi respiratori.
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