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L’analisi del Sole24Ore, su parametri di Istat, Miur, Centro Tagliacarne e Iqvia, ha evidenziato che per qualità della vita per i i bambini il primo posto va ad Aosta.
Per gli anziani: il primato è di Cagliari; Lucca, Massa-Carrara e Pistoia sono le peggiori. Per i giovani, in pole position troviamo Piacenza, mentre sono ultime le province di Roma, Barletta-Andria-Trani e il Sud della Sardegna.
Le grandi città come Milano e Roma non sono ben posizionate. Tutt’altro. Vediamo insieme, nel dettaglio, le singole classifiche per capire dove si vive meglio per fascia d’età.
Per classificare le province migliori rispetto alla qualità della vita dei bambini entrano in gioco fattori diversi, dal numero delle scuole con mensa scolastica presenti sul territorio al numero dei pediatri, dagli asili nido alle aree verdi attrezzate.
Sul podio finale troviamo Aosta, che emerge per l’accessibilità delle sue scuole, seguita da Arezzo, Siena, Firenze e Udine. Milano è al 60esimo posto, mentre Roma è all’83esimo.
Le peggiori province per i bambini sono: Matera, Caltanissetta e Napoli.
A occupare la prima posizione del podio nella classifica per la qualità della vita dei giovani è Piacenza. Emerge una bassa disoccupazione giovanile, per la presenza di aree sportive e servizi sul territorio come bar e discoteche.
Seguono Ferrara, Ravenna, Vercelli e Cremona. Dal report emerge una grande attenzione per i giovani in tutta l’Emilia Romagna, che già nel 2021 figurava, con le sue città, in testa alla classifica.
Milano colpisce per la performance meno positiva: si colloca solo al 95esimo posto nonostante il ruolo di città universitaria.
Per quanto riguarda gli anziani, al primo posto si colloca Cagliari, che si distingue per la speranza di vita tra le più alte del Paese, l’assistenza domiciliare, lo scarso consumo di medicine per malattie croniche e per la buona diffusione di medici e infermieri sul territorio in rapporto al numero di abitanti.
In seconda posizione, troviamo Bolzano e in terza Trento, mentre Roma è quarta e Milano è nona.
Le province peggiori sono Lucca, Massa-Carrara e Pistoia.