Lo spioncino digitale è un dispositivo tecnologico e innovativo, semplice da usare e soprattutto molto efficace: esso sta riscuotendo un grande successo, in quanto permette di aumentare la sicurezza della propria abitazione.

Vediamo cos’è esattamente e come funziona, e cerchiamo di capire se il suo utilizzo è legale.

Cos’è lo spioncino digitale

Lo spioncino digitale è l’evoluzione tecnologica del classico spioncino presente in tutte le porte d’ingresso delle abitazioni.

Esso consente di controllare chi viene a suonare alla propria porta, chi passa sul pianerottolo e chi si aggira nel condominio come quello tradizionale, ma può permettere di monitorare la situazione tramite un display LCD e quindi da qualunque altro punto della casa o addirittura se si è assenti.

Inoltre, queste caratteristiche ne permettono l’utilizzo anche a chi per motivi di salute non può spostarsi, come chi si trova a letto o su una sedia a rotelle, garantendo così maggiore sicurezza anche a soggetti fragili.

Lo spioncino digitale funziona con delle batterie ed è dotato di connessione wireless che consente di collegarlo alla rete e quindi al proprio smartphone.

Esso racchiude alcune funzionalità avanzate, come:

Esso, quindi, è un vero e proprio sistema di sorveglianza della casa, che garantisce sicurezza anche quando non si è presenti per lavoro o per le vacanze.


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Lo spioncino digitale è legale?

Installare uno spioncino digitale nella porta di casa propria è assolutamente legale e quindi non necessita di autorizzazioni o di avvisi specifici: esso non è diverso dall’occhiello classico che già si trova sulle porte.

Diverso sarebbe il caso in cui esso permettesse di vedere al di là del classico angolo di visuale: una telecamera capace di filmare qualunque movimento che avviene sul pianerottolo costituirebbe infatti una violazione della privacy dei nostri vicini e condomini.

Nel caso lo spioncino digitale abbia anche la funzione audio fungendo da videocitofono, si rientra nelle regole della videosorveglianza e bisogna farne un utilizzo cauto: non è necessario il consenso dell’assemblea di condominio e neanche del vicino di casa, ma per non violare la riservatezza degli altri si deve evitare di riprendere il viso delle persone per non incappare nelle regole della privacy.

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