Collaboratrice di Immobiliare.it
La superficie disperdente lorda (SDL) è un parametro fondamentale nella progettazione energetica di un edificio. In particolare, con l’introduzione del Superbonus 110% e delle normative sull’efficienza energetica, il calcolo di questa superficie è divenuto essenziale per accedere alle agevolazioni fiscali. La SDL rappresenta l’insieme delle superfici che separano il volume climatizzato di un edificio dall’ambiente esterno o da ambienti non riscaldati. Misurarla con precisione è fondamentale per stimare correttamente il fabbisogno energetico e gli interventi di isolamento necessari.
La superficie disperdente lorda comprende tutti gli elementi di involucro che racchiudono il volume riscaldato di un edificio e che presentano una dispersione di calore. Sono incluse le superfici opache (pareti, solai, tetti) e quelle trasparenti (vetrate e finestre), purché delimitino il volume climatizzato dall’esterno o da spazi con temperature non controllate. Tale definizione è stabilita nell’art. 2 del Decreto Requisiti Minimi (26 giugno 2015), che fornisce le linee guida per il calcolo della SDL in conformità alle normative sull’efficienza energetica.
Per calcolare la superficie disperdente lorda, è necessario sommare le aree di tutte le superfici che delimitano il volume riscaldato. Questo include non solo le superfici verticali esterne (come le pareti), ma anche quelle orizzontali e inclinate, quali pavimenti, coperture e tetti inclinati. Nel caso di edifici con muri condivisi con altri edifici riscaldati, si considera metà dello spessore delle pareti confinanti. Allo stesso modo, per i solai che separano ambienti climatizzati, si conta solo metà dello spessore del solaio per evitare di duplicare la superficie disperdente tra due zone a temperatura controllata.
Alcuni elementi richiedono considerazioni aggiuntive per il calcolo della superficie disperdente lorda. Ad esempio, le intercapedini ventilate non sono computate nella SDL, poiché agiscono come cuscinetti termici tra il volume riscaldato e l’esterno. Anche i controsoffitti isolati, se confinano con ambienti non riscaldati e non soddisfano i requisiti minimi di trasmittanza, sono esclusi dal calcolo. I vani tecnici, come ascensori e cavedi, sono considerati esterni e non rientrano nella SDL, a meno che non siano parte integrante del sistema di riscaldamento dell’edificio.
Il calcolo preciso della superficie disperdente lorda è determinante per verificare i requisiti degli incentivi del Superbonus. Secondo la normativa, l’intervento trainante di isolamento termico deve interessare almeno il 25% della SDL dell’edificio per garantire l’accesso alle detrazioni. La SDL consente quindi di valutare la percentuale di involucro su cui si interviene e stabilire se l’intervento può essere qualificato come “importante” in termini di risparmio energetico.