Link copiato!
Link copiato!
Bollitore sul fornello acceso in montagna
Manutenzione e Pulizia 26 novembre 2023

Perché l’acqua in montagna bolle prima?


Prepararsi un piatto di pasta sul Monte Bianco è più veloce che a Milano, perché l'acqua in montagna bolle prima: scopri il motivo.
author-avatar
Gloria Negri

Collaboratrice di Immobiliare.it

Avete mai fatto caso che, a parità di quantità d’acqua, con la stessa pentola e con la stessa potenza della fiamma, l’acqua in montagna bolle prima (più velocemente) rispetto alla pianura? Scopriamo perché.

Cosa si intende per ebollizione dell’acqua?

L’ebollizione è un cambiamento di fase in cui l’acqua passa dallo stato liquido allo stato gassoso quando viene raggiunta la temperatura di 100 gradi centigradi. In questa situazione aumentano sia la temperatura del liquido che la sua pressione interna.

Bisogna distinguere tra:

Cos’è la temperatura di ebollizione?

La temperatura di ebollizione acqua è quella temperatura alla quale la tensione di vapore dell’acqua eguaglia la pressione atmosferica.

Più si è vicini al livello del mare e più la pressione dell’atmosfera è elevata, mentre in montagna, salendo di quota, la pressione atmosferica diminuisce.

Quindi, perché in montagna l’acqua bolle prima?

Tenendo conto che l’acqua bolle quando la sua pressione interna, ossia la tensione di vapore, eguaglia quella atmosferica, è chiaro che questo risultato viene raggiunto prima quando si è ad un’altitudine maggiore rispetto al livello del mare.

Quando si mette l’acqua in una pentola per preparare la pasta, e si accende il fuoco, la temperatura e la pressione dell’acqua aumentano.

Se ci si trova a livello del mare, l’acqua dovrà raggiungere la temperatura di 100°C per bollire; se ci si trova in montagna, invece, la pressione atmosferica è minore rispetto a quella registrata a livello del mare e quindi, la pressione interna dell’acqua, pur rimanendo inalterata tra livello del mare e montagna, diventerà uguale a quella atmosferica in meno tempo.

Una regola generale

Il punto di ebollizione dell’acqua diminuisce di 1°C circa ogni 300 metri di altezza sul livello del mare. Di conseguenza, l’acqua bollirà:

L’acqua, quindi, comincerà a bollire ad una temperatura minore di 100°C, in relazione a quanto in alto ci si trova, anziché ai 100 °C, che servono a livello del mare, mettendoci meno tempo. Per esempio, se ci si trovasse a 3000 metri, l’acqua bollirebbe già a 70° C circa.

L’acqua, quindi, può bollire ad innumerevoli temperature perché innumerevoli sono i valori che la pressione esterna può assumere.

Quanto ci mette l’acqua a bollire?

In linea di massima, sono necessari dai 10 ai 13 minuti circa per far bollire una pentola di acqua. Se utilizziamo il coperchio, l’acqua bollirà prima perché si registrerà meno dispersione di calore.

Le tempistiche cambiano anche a seconda della fonte di calore utilizzata per far bollire l’acqua. Per esempio, l’acqua bolle prima con il piano a induzione rispetto al tradizionale fornello a gas.

Far bollire l’acqua… a fuoco spento

È curioso sapere che, mentre l’acqua bolle, non è necessario che il fornello rimanga acceso infatti, una volta che l’acqua ha raggiunto la sua temperatura di ebollizione, la pasta continuerà a cuocere tranquillamente. Se però si vuole evitare la dispersione di calore, dopo aver spento il gas, la pentola va coperta con un coperchio.


LEGGI ANCHE: Si può davvero cuocere la pasta a fuoco spento?


Iscriviti alla newsletter per tenerti aggiornato sulle nostre ultime news
Articoli più letti
Guide più lette
Contatta la redazione
Per informazioni, comunicati stampa e richieste scrivici a redazione@immobiliare.it