Giornalista
In Italia lo sappiamo bene: tutti i prodotti di qualità necessitano di essere conservati in maniera attenta e specifica per non perdere le proprie peculiarità che li rendono unici al mondo. Non fa eccezione l’olio di oliva, tra i marchi di fabbrica delle nostre terre, specialmente di quelle in cui il calore del sole e l’aria salubre garantiscono le condizioni ideali per la crescita delle piante da frutto nei vastissimi uliveti.
Che si tratti del classico prodotto frutto del processo di spremitura o di quello estratto con la tecnica della centrifugazione, l’olio da tavola – in particolare nella sua variante pregiatissima di olio extravergine di oliva – ha bisogno di un luogo e di un contesto ambientale molto specifico per mantenere il sapore inconfondibile che lo porta ad essere esportato dal nostro Paese in ogni angolo del mondo.
Innanzitutto è bene conoscere quali sono i nemici dell’olio di oliva. Il contatto prolungato con questi fattori porta ad un’inevitabile degradamento della qualità del prodotto, che finisce per perdere alcune componenti imprescindibili del proprio gusto. Stiamo parlando dell’ossigeno (antagonista numero uno), della luce – in particolare quella diretta del sole, ma anche quella artificiale – e del calore, specialmente quello prodotto da fonti domestiche come le ventole e i termosifoni.
Fatta questa premessa, si capisce con facilità come mai tutti i grandi produttori di olio consigliano agli acquirenti di conservare il prodotto all’interno di stanze tendenzialmente buie e poco esposte ai cambiamenti termici. La temperatura ideale per mantenere un olio di qualità si aggira tra i 12°C e i 18°C.
Vista la repellenza alla luce, il contenitore migliore per conservare l’olio di oliva è senza dubbio la latta, che non consente ai raggi esterni di oltrepassare il recipiente, preservando il liquido interno. Questo però vale nello specifico quando si posseggono grandi quantità di olio, che infatti viene trasportato all’interno di questo materiale quando passa dai frantoi ai magazzini della grande distribuzione.
In casa, invece, la soluzione ideale è il classico vetro da bottiglia che vediamo nelle tavole delle famiglie e dei ristoranti. Questo perché – aldilà della praticità nel reperire contenitori di questa fattura – il vetro garantisce standard elevati di sicurezza igienica. Inoltre, risulta perfetto per respingere i cattivi odori che possono presentarsi nelle cucine e negli scantinati dove spesso viene riposto l’olio di oliva in attesa di essere utilizzato.
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