La raccolta differenziata dei rifiuti domestici è diventata ormai imprescindibile per le città e i centri abitati che intendono salvaguardare l’ambiente dagli effetti del cambiamento climatico. Spesso, sussistono ancora diversi dubbi legati allo smaltimento di particolari tipologie di materiali, come ad esempio la latta.

Tra chi è convinto che vada inserita nei rifiuti generici, chi la scambia per il vetro e chi invece crede che vada accompagnata alla plastica, il rischio è sempre quello di fare confusione. Vediamo insieme come smaltire correttamente la latta.


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Come smaltire la latta in modo corretto

Occorre partire da un dato di fatto: nonostante l’apparenza possa ingannare, non tutte le lattine sono uguali. Alcune di esse vengono realizzate per contenere liquidi (acqua, bibite, condimenti), altre per trasportare cibi e alimenti (dai legumi alle verdure, passando per la carne e il pesce).

A seconda dell’utilizzo che ne viene fatto, le lattine vengono assemblate con materiali anche molto diversi tra loro. Non solo latta, dunque.

Per questo è importante conoscere i dettagli di ogni confezione, specialmente quando ci si trova a che fare – ad esempio – con l’alluminio, riciclabile all’infinito ma estremamente complicato da smaltire in natura (ci vogliono diverse migliaia di anni).


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Come riciclare i contenitori di latta

Il primo caso da analizzare è quello delle lattine dell’olio. Composte da ferro e stagno, generalmente vengono smaltite assieme ai metalli, anche se alcuni comuni (anche di grandi città) indicano ai propri cittadini la campana del vetro come il contenitore adatto per riciclare la latta.

Le altre tipologie di lattine – in particolare quelle dell’acqua e delle bibite – non hanno altra destinazione se non quella della plastica: infatti, quasi tutti i comuni d’Italia predispongono gli appositi contenitori indicando anche la voce “latta e lattine”.

Il cassonetto dei metalli è invece indicato per le scatolette di cibo riservate agli animali domestici. Quasi sempre sono dotate di un’etichetta esterna che va tolta e riciclata assieme alla carta, mentre tutto il resto (trattandosi di alluminio) finisce nel contenitore dei metalli.

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