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Quali colori scegliere per le pareti del soggiorno
Arredamento 13 agosto 2024

Qual è la differenza tra soggiorno e salotto?


Oggi abitiamo spazi living che fondono insieme soggiorno e salotto, ma non è sempre stato così.
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Sara Mostaccio

Giornalista

Molto spesso si tende a confonderli e i confini tra gli ambienti diventano sfumati, specialmente negli open space, ma c’è una chiara differenza tra soggiorno e salotto. È una differenza con precise radici storiche.

Soggiorno e salotto, oggi

Nelle nostre case decisamente più piccole delle antiche dimore nobiliari, salotto e soggiorno sono spesso fusi insieme nella stessa stanza. Il cuore della casa, l’ambiente dove trascorriamo la maggior parte del tempo.

Le case moderne hanno praticamente eliminato la distinzione tra i due ambienti, specialmente quando lo spazio è open con confini meno netti tra la cucina, la zona pranzo e l’area relax.

Soggiorno e salotto, ieri

Nelle case più classiche invece questa distinzione spesso ancora resiste. Il salotto è lo spazio che ospita divani e poltrone, quello del relax. L’area soggiorno invece è chiaramente separata, dalla tipologia di mobili se non da una vera e propria divisione fisica: è lo spazio dove si riunisce la famiglia per pranzo.

Soggiorno e salotto nella storia

Il salotto è un’invenzione che risale al XVII secolo, quando le dimore nobiliari private presero a riservare un’area della casa al ricevimento degli ospiti. Era una sala di rappresentanza, nata per mostrare ai visitatori la ricchezza della famiglia. Nel tempo, in quello spazio si iniziò a offrire intrattenimento ai propri ospiti, con strumenti musicali o giochi di carte.

Fu alla fine dell’800 che il salotto diventò anche uno spazio di condivisione culturale, il luogo in cui riunirsi per discutere di filosofia e politica ma anche di letteratura e arte. Nacquero così i salotti culturali. Fu in quel momento che soggiorno e salotto si distinsero nettamente.

Differenza tra salotto e soggiorno

Mentre il soggiorno rimaneva l’ambiente dove si riuniva la famiglia nella quotidianità, il salotto era la stanza che si riservava agli ospiti, dove si offrivano intrattenimento e buona conversazione o, più di recente e fino agli anni ’70, il caffè. Il cosiddetto salotto buono si apriva solo per ricevere gli ospiti o in occasioni speciali come le ricorrenze.

Arredare salotto e soggiorno

Con la ridotta disponibilità di spazio delle case contemporanee, la distinzione tra salotto e soggiorno si è assottigliata o è scomparsa del tutto. Spesso alle due funzioni si aggiunge anche la cucina, in un open space che la include o la delimita solo visivamente tramite soluzioni quali muretti, tappeti, una diversa illuminazione o colori a contrasto.

L’insieme degli spazi diventa dunque una più generica zona living che accoglie tavolo e sedie, il divano, la stazione multimediale con la tv e la libreria. È al tempo stesso la zona dove rilassarsi a fine giornata, riunirsi con la famiglia, accogliere gli amici e consumare i pasti.

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