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tavolo fratino
Arredamento 4 ottobre 2024

Perché il tavolo fratino si chiama così?


Un tavolo iconico, che simboleggia convivialità e dona carattere a ogni ambiente rustico: la storia del tavolo fratino e perché si chiama così.
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Silvia Bertuzzi

Collaboratrice di Immobiliare.it

Il tavolo fratino è un elemento d’arredo dal fascino antico che continua a essere molto apprezzato, soprattutto in ambienti rustici o arredamenti di ispirazione medievale. Ma da dove deriva il nome “fratino” e quali sono le sue caratteristiche distintive?

Scopriamo insieme le origini storiche e il significato di questo termine, e come si è evoluto nel tempo il tavolo fratino.

La storia del fratino

Il termine “fratino” ha origini medievali e si riferisce principalmente a un tipo di tavolo semplice e funzionale, utilizzato nei refettori dei conventi. Infatti, questa parola trae la sua origine dai frati, i religiosi che, durante i pasti, si sedevano attorno a questi lunghi tavoli rettangolari.

La semplicità del design rifletteva lo stile di vita sobrio dei monaci, impegnati nella vita comunitaria e nella preghiera. In particolare, la struttura del tavolo era costituita da un piano spesso, sostenuto da due appoggi laterali, che poggiavano su basi “a pattino” con una traversa centrale.

Il tavolo fratino, infatti, non solo facilitava i pasti comunitari, ma imponeva anche una vicinanza fisica tra i confratelli, promuovendo così un senso di “fratellanza”. Da questa consuetudine di sedersi gomito a gomito, nasce il termine “fratino”, che implica un legame di comunione e condivisione.

Con il passare del tempo, il termine fratino si è evoluto e ha iniziato a essere utilizzato per indicare qualunque tavolo rustico lungo e rettangolare, anche se tecnicamente non è sempre corretto. Oggi, il tavolo fratino è spesso impiegato in contesti di arredamento che richiamano lo stile rustico o vintage, pur mantenendo un aspetto essenziale e robusto.

Tavolo fratino: alcune curiosità

Il tavolo fratino ha una forma inconfondibile: lungo e stretto, con piedi robusti e una traversa che congiunge i sostegni laterali.

Nella sua versione originale, i piedi a pattino erano squadrati o torniti, ma nel tempo si sono sviluppate varianti più elaborate.

Una curiosità interessante è che il termine “fratino” non indica solo il tavolo, ma anche un tipo di sedia. Questo particolare tipo di sedia, chiamata monk’s chair o chair table, era diffuso in Inghilterra a partire dal Cinquecento. La caratteristica principale di questa sedia era il suo schienale altissimo che, attraverso un sistema di perni, poteva essere abbassato per trasformarsi in un piccolo tavolo, seguendo lo stesso stile del tavolo fratino.

Questo pezzo d’arredo versatile, ormai praticamente introvabile, testimonia l’inventiva e la praticità dell’arredo medievale.


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Il tavolo fratino oggi

Oggi, il tavolo fratino viene scelto per arredare ambienti rustici, case di campagna, o per dare un tocco di autenticità a interni più moderni. Nonostante le sue origini siano legate a un contesto religioso, il tavolo fratino è diventato un complemento d’arredo trasversale, apprezzato sia per il suo valore estetico che per la sua funzionalità.

Grazie alla sua forma iconica e alla sua storia millenaria, il tavolo fratino continua a essere un oggetto d’arredo ricercato da chi ama il design tradizionale, ma con un occhio alla praticità e alla robustezza che lo contraddistinguono.

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