Collaboratrice di Immobiliare.it
Dopo un lungo periodo in cui nel mondo dell’interior design lo stile prevalente è stato il minimalismo, fatto di ambienti sobri e funzionali, essenzialità dell’arredo, linee pulite, colori basici e uniformi, assenza del superfluo, oggi sta tornando di moda il massimalismo.
Si tratta di uno stile diametralmente opposto, nel quale dominano colori accesi, oggetti appariscenti, accumulo ed eccesso. Viene definito kitsch e ha l’obiettivo di rendere la casa estremamente personalizzata, nonché accogliente ed emozionante per chi la abita e per i suoi ospiti.
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Il termine kitsch nasce verso la metà dell’Ottocento, quando dei turisti americani in viaggio a Monaco di Baviera, in Germania, volendo un quadro a basso prezzo chiesero a un artista locale di eseguire uno schizzo semplice ed economico.
La parola schizzo, in inglese sketch, si trasformò in kitsch e iniziò a indicare un oggetto o un’opera a buon mercato, acquistabile da chiunque, e fatta con materiali di scarsa qualità, che imitasse o falsificasse cose di valore.
Oggi il kitsch indica uno stile sfarzoso e appariscente, caratterizzato dall’accumulazione di oggetti, dalla sovrapposizione di stili, dall’abbondanza di decorazioni e dai forti abbinamenti cromatici.
Se si devono rinnovare gli ambienti di casa e si sceglie di adottare uno stile kitsch per gli interni, ecco quali sono le linee guida principali per decidere accessori, colori, materiali.
Per quanto riguarda i materiali, è bene accostare rivestimenti, oggetti, mobili e accessori realizzati in molteplici materiali, in modo da creare un effetto sorprendente e originale.
Innanzitutto vanno inseriti elementi in metallo, come acciaio e ferro, che conferiscano lucentezza e che sono perfetti per i complementi di arredo, come lampade o sedie.
Un altro materiale immancabile nello stile kitsch è la plastica, materiale industriale per eccellenza, che può essere usata per tavoli, sedie, mensole, meglio se in colori sgargianti e appariscenti.
I materiali tradizionali devono essere personalizzati e resi unici, come un legno per parquet volutamente rovinato o una carta da parati con fantasie particolari.
Per quanto riguarda invece i colori, la parola d’ordine è eccesso. Le tonalità devono essere vivaci e appariscenti, devono colpire l’occhio di chi guarda e devono essere accostati in modo da creare un contrasto.
Sono perfetti il giallo limone o fluo, il verde acido, il fucsia, ma anche tonalità scintillanti come l’oro e l’argento.
Un abbinamento tipico del kitsch è nero e oro. Anche le stampe di carte e tessuti devono essere forti: via libera a fiori e fantasie, a maculato e leopardato.