Collaboratrice di Immobiliare.it
Chiunque abbia visto foto della Grecia, o abbia avuto il piacere di visitarla, ha certamente notato la prevalenza, in ambito architettonico, dei colori bianco e azzurro.
Sebbene tipici di tutto il paese, questi colori sono particolarmente riscontrabili nelle Isole Cicladi, dove lungo le strade sembra quasi di camminare tra le nuvole e il mare.
Ma come mai tra tutti i colori sono stati scelti proprio questi due?
Le abitazioni greche hanno alcuni elementi piuttosto caratteristici, come: le forme cubiche, i lineamenti armoniosi e la prevalenza dei colori bianco e azzurro. E, ancora:
Ma nonostante ciò è possibile respirare grande vivacità e dinamicità dati dalla presenza di rifiniture di tutti i colori su: porte, finestre, balconi e cancelli.
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Volgendo lo sguardo ad anni ben più lontani del 1900, è possibile legare l’origine del colore bianco alla lavorazione dell’amianto. Poi fu solo nel 1905 che venne realizzata e commercializzata l’attuale vernice bianca diversamente composta.
L’amianto venne poi utilizzato anche per molti altri scopi quali: la pittura dei tronchi d’albero come metodo di disinfestazione e per decorare le piccole strade (questo modo di fare non attecchì mai a Santorini) e dal 1974 venne poi imposto l’obbligo di dipingere tutti gli edifici di bianco.
Inoltre, bisogna anche considerare che per lungo tempo la Grecia è stata sotto dominazione ottomana e l’unico modo che aveva la popolazione per sottolineare indirettamente la loro appartenenza alla Chiesa ortodossa era quello di dipingere le case con i colori della bandiera greca.
L’architettura di Santorini sembra essere stata l’eccezione che conferma la regola.
L’isola, sin dalle sue origini, è sempre stata caratterizzata da diversi colori, con largo uso delle note più calde, quali:
E alcune eccezioni per i colori freddi della scala cromatica del blu, quali: il ciano trasparente con un po’ di bianco e l’azzurro.