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Gaetano Pesce
Architettura e Design 4 aprile 2024

Addio a Gaetano Pesce: storia e carriera di uno dei designer-artisti più acclamati


Gaetano Pesce è stato uno sperimentatore, un visionario, e un provocatore. Curiosità e aneddoti sul creativo recentemente scomparso.

Artista e designer, sperimentatore e provocatore, autore di opere d’arte e di arredi di design. Difficile imbrigliare Gaetano Pesce in un’unica etichetta.

Ripercorriamo la storia e la carriera di Gaetano Pesce, che si è recentemente spento a New York a 84 anni.


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Gaetano Pesce: una carriera tra arte e design

Classe 1939, Gaetano Pesce è nato a La Spezia e ha studiato architettura all’Università di Venezia.

Durante la sua lunga carriera ha sperimentato con i materiali e con i linguaggi, creando opere uniche amatissime dai collezionisti di arte contemporanea, accanto ai pezzi più iconici del design.

Famosissima è la serie Up, progettata per B&B Italia nel 1969, formata da sette sedute dalle forme antropomorfe, come il piedone Up7, e la poltrona Up5_6.

La poltrona Up5_6 di Gaetano Pesce e la denuncia della condizione femminile nel mondo

Con la poltrona Up5_6 per B&B Italia a forma di donna con la palla al piede, Gaetano Pesce denuncia la condizione femminile nel mondo, rappresentando la donna come un prigioniero.

Questa poltrona fu per me un modo per esprimere altri contenuti oltre a quelli della tecnica avanzata, del nuovo materiale e della comodità del prodotto, infatti nella realtà di quel tempo il problema della violenza dell’uomo contro la donna era appena accennato. Pensavo allora che questo grave segno d’inciviltà, che esisteva in tutti i paesi del mondo, con il tempo si sarebbe ridotto, purtroppo però non è stato così” racconta Gaetano Pesce.

I Feltri di Gaetano Pesce per Cassina

Un’altra opera famosa di Gaetano Pesce è la poltrona i Feltri progettata per Cassina nel 1987, una seduta che sembra un trono regale, interamente realizzata in feltro di lana spessa, con la parte inferiore rigida perché impregnata di resina termoindurente.


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Le sperimentazioni con la resina

Gaetano Pesce a partire dagli anni Novanta inizia a sperimentare con la resina, materiale di derivazione industriale, per creare opere d’arte, come vasi e tele.

Un esempio sono le “pelli industriali”, cioè sottili fogli di resina poliuretanica utilizzati come alternative alla carta, da Pesce considerata obsoleta, supporti flessibili e lucenti, montati a muro, sui quali l’artista disegna utilizzando altra resina.

Il risultato sono delle tele come maxi quadri, trasparenti, traslucenti, flessibili e uniche.

*Immagine in alto – Credits to @gaetanopesce

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