Giornalista
Chi ha il pollice verde lo sa molto bene: non tutte le piante sono uguali. Ci sono arbusti e colture più sensibili alle condizioni atmosferiche, ai cambi di stagione e al contesto climatico in cui vengono chiamate a crescere e germogliare.
Allo stesso tempo, ci sono vegetali più resistenti che producono fiori e frutti in abbondanza anche quando vengono trapiantati in ambienti non del tutto ideali per la loro sopravvivenza.
Un discorso a sé stante riguarda le piante di fragole, che in molti scelgono di coltivare nel proprio orto. Vediamo insieme tutte gli accorgimenti necessari per trapiantare gli stoloni di questa pianta in modo corretto.
LEGGI ANCHE: Cosa piantare a gennaio: fiori e piante perfetti per l’orto, il giardino e il balcone
Innanzitutto è bene partire specificando cosa sono gli stoloni e qual è la loro funzione.
Quando si parla degli stoloni delle fragole si intendono i lunghi rami verdi e flessibili che crescono in maniera orizzontale rispetto al terreno. Come il gambo principale, anche gli stoloni hanno origine dalla base della pianta, da cui si dipanano in diverse direzioni.
La loro funzione è importantissima per la germogliatura, in quanto gli stoloni consentono la riproduzione del vegetale durante la stagione dell’impollinazione.
Al termine di ogni stolone si sviluppa una gemma, da cui poi può nascere una nuova pianta di fragole.
LEGGI ANCHE: Cosa piantare a febbraio in giardino e nell’orto
Inserire nel proprio orto gli stoloni delle fragole in modo attento e accurato è fondamentale per permettere a nuove piante di originarsi da questi lunghi rami.
Per questo è bene preparare il terreno affinché le loro radici possano affondare ad una profondità di almeno 2/3 centimetri. Inoltre, è sempre bene lasciare una distanza di circa 30/40 centimetri tra uno stolone e l’altro.
LEGGI ANCHE: 7 fiori autunnali e invernali ideali per la stagione fredda
A livello di massima, il periodo migliore per trapiantare gli stoloni delle fragole è quello compreso tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.
Questo perché le loro radici necessitano di un tempo congruo per attecchire nel terreno e iniziare a trarre linfa e nutrimento prima dell’arrivo dell’inverno.