Collaboratrice di Immobiliare.it
Il Prestito Ponte, emanato nel 2020 insieme al Superbonus 110%, è una soluzione che permette ai privati di ottenere sconti o rimborsi su alcune tipologie di acquisti e lavori edili: vediamo in cosa consiste questa agevolazione e quando è possibile richiederla.
Si tratta di un finanziamento che la banca offre al privato e alle imprese edili disponibili nell’effettuare uno sconto in fattura.
Perché il prestito venga ritenuto valido, è necessario che l’impresa venga riconosciuta dalla banca e abbia al suo interno un proprio rating; crediti ammontano da un minimo di 30% a un massimo del 100%.
Lo scambio avviene quindi direttamente tra banca e impresa. Nel caso in cui quest’ultima non venga riconosciuta dalla Banca e non possieda all’interno un proprio rating, è difficile che il prestito possa avvenire.
Il Prestito Ponte è destinato a tutti i lavoratori in servizio che non possono accedere all’TFS o ai pensionati che attendono il TFS, per pagare interventi edilizi non più posticipabili, come l’acquisto o ristrutturazione di immobili, per il saldo di una caparra o il sostenimento di un acconto.
Il finanziamento rilasciato riguarda cifre che vanno dai 10.000 ai 30.000 euro, ma in caso di un possedimento elevato di TFS può arrivare a 45.000 euro.
Il Prestito può essere richiesto in ogni momento, anticipando alla sua istanza la pubblicazione del Certificato di Quantificazione del TFS e del atto dell’INPS.
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Per le pratiche legali vengono serve non più di giorno e, solo a seguire può essere allestito il cantiere.
Per richiedere il Prestito Ponte è necessario porre domanda con allegato i seguenti dati: