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Prestito
Mutui, Prestiti e Assicurazioni 29 marzo 2022

Mutuo: ecco in cosa consistono gli interessi passivi


Li si definisce “passivi” perché rappresentano un costo per il debitore che li deve versare all’intermediario, insieme alla restituzione del capitale.
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Ida Del Coro

Collaboratrice di Immobiliare.it

Chi acquista, costruisce o ristruttura un immobile solitamente fa ricorso al mutuo che rappresenta la forma più diffusa di credito immobiliare. Il cliente riceve l’intera somma di denaro di cui ha bisogno da un intermediario e si impegna a restituirgliela attraverso una serie di rate. Al mutuo sono correlati dei costi, fra i quali il principale è relativo agli interessi che devono essere versati alla banca, insieme al capitale, in occasione del pagamento di ogni rata, per il finanziamento erogato. Li si definisce “passivi” perché rappresentano un costo per il debitore che li deve versare all’intermediario, insieme alla restituzione del capitale.  

Interessi passivi: detrazione 2021 

Per chi accende un mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale, la normativa vigente prevede una detrazione annua dall’imposta sul reddito delle persone fisiche, pari al 19% degli interessi passivi e relativi oneri accessori, derivanti da mutui garantiti da ipoteca sull’immobile per un importo non superiore a 4mila euro. 

Vediamone in dettaglio i requisiti: 

Mutuo cointestato: come detrarre gli  interessi passivi 

La detrazione d’imposta spetta a chi acquista l’immobile per il quale è stato contratto il mutuo ipotecario. Quindi se il mutuo è cointestato, la detrazione spetta a entrambi i soggetti, in proporzione alla quota di ognuno. 

Detrazione degli interessi passivi nel modello 730: cosa sapere

Nel modello 730 precompilato si trova la voce relativa alla detrazione degli interessi passivi del mutuo. In tal caso il dato dovrebbe essere già presente, ma se non dovesse esserci, ecco quali sono le istruzioni per calcolarla:

Si può detrarre il 19% degli interessi passivi e degli oneri accessori relativi al mutuo, con varie casistiche, per un importo massimo di 4 mila euro. Per i mutui stipulati prima del 1993 si parla di 4000 euro per ciascun intestatario purché all’8 dicembre 1993 l’immobile sia stato adibito a prima casa e tale sia rimasto negli anni seguenti. Se così non fosse, la detrazione si limita a 2.065,83 euro per ciascun intestatario.

 In particolare  si possono detrarre dal 730 gli interessi passivi relativi a:

Non si possono invece detrarre gli interessi di:

Mutuo seconda casa: interessi passivi

È possibile accedere a un mutuo per l’acquisto della seconda casa. Si tratta di un finanziamento garantito da ipoteca, destinato all’acquisto o alla ristrutturazione della seconda casa, intesa come un’abitazione di proprietà, in cui non si è stabilita la propria residenza e che di conseguenza non  l’abitazione principale. Le regole sono le stesse del mutuo della prima casa, ma variano le spese: il mutuo della prima casa gode di un’imposta sostitutiva sul capitale dello 0,25%, mentre per il mutuo seconda casa l’aliquota sale al 2%. Inoltre, con il mutuo seconda casa non si ha la possibilità di detrarre dalla dichiarazione dei redditi né gli interessi passivi né gli oneri accessori.

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