Giornalista
I pozzi sono opere ingegneristiche fondamentali per l’estrazione di acqua di falda dal sottosuolo. Sono necessari soprattutto per chi vive in centri abitati o campagne dove manca l’allaccio alla rete idrica.
Tuttavia, ne esistono diverse tipologie, tra cui i pozzi artesiani e i pozzi freatici, che si distinguono per caratteristiche tecniche, modalità di funzionamento e utilizzo. Scopriamo insieme quali sono le differenze e le peculiarità.
LEGGI ANCHE: Pozzo in giardino, quanto costa realizzarlo e quali permessi servono?
Il pozzo artesiano è una struttura progettata per attingere acqua dalle falde artesiane, che si trovano a grandi profondità. Questa tipologia di impianto di estrazione dell’acqua si distingue per le seguenti caratteristiche:
La peculiarità più interessante dei pozzi artesiani è che l’acqua al loro interno è sotto pressione naturale, permettendole di risalire spontaneamente verso la superficie senza l’ausilio di pompe meccaniche.
In alcuni casi potrebbe essere necessario potabilizzare l’acqua, anche se solitamente è abbastanza pura, come lo è quasi tutta l’acqua pubblica potabile italiana, sotto costante monitoraggio delle autorità.
Questo tipo di pozzo è particolarmente utile per abitazioni isolate, settori agricoli edili e zone con frequenti carenze idriche.
I pozzi freatici sono i più comuni nei giardini e nei campi. Diversamente dai pozzi artesiani, attingono a falde freatiche, che sono molto più superficiali e raggiungono al massimo i 20 metri di profondità.
Queste falde non sono in pressione, quindi per l’estrazione dell’acqua è necessaria una pompa meccanica sommersa che porta l’acqua in superficie.
A differenza dai pozzi artesiani, il pozzo freatico si presenta come segue:
La differenza principale tra un pozzo artesiano e uno freatico risiede nella profondità e nella qualità dell’acqua estratta.
Come accennato, i pozzi artesiani sono molto più profondi, raggiungendo spesso i 100 metri o più, e non necessitano di pompe meccaniche grazie alla pressione naturale dell’acqua. Inoltre, l’acqua estratta è di qualità superiore rispetto a quella dei pozzi freatici.
I pozzi freatici, al contrario, sono meno profondi (al massimo 20 metri) e richiedono pompe meccaniche per portare l’acqua in superficie. Il loro diametro è maggiore e l’acqua è meno pura, destinata principalmente all’uso agricolo. La portata d’acqua di un pozzo freatico è minore, rendendolo poco adatto per grandi fabbisogni, come acquedotti, usi civili e industriali.
Alcuni comuni italiani forniscono linee guida per la realizzazione dei cosiddetti “pozzi ad uso domestico”. Queste strutture sono opere idrauliche che permettono di attingere acqua sotterranea per scopi non potabili come l’irrigazione di giardini in casa, di orti o il riempimento di piscine.
LEGGI ANCHE: Ogni quanto dovresti cambiare l’acqua della piscina?
Per realizzare un pozzo domestico è necessario seguire specifiche norme tecniche e ottenere le dovute autorizzazioni. La qualità dell’acqua deve essere controllata regolarmente per prevenire contaminazioni.
I pozzi possono contribuire a ridurre il fenomeno della dispersione idrica, e contrastare gli effetti della siccità, raccogliendo acqua necessaria per irrigare o per lo svago, evitando così di attingere dagli acquedotti che sono preziosi per l’uso civile dell’acqua.