Link copiato!
Link copiato!
Da terre di passaggio a opere d'arte ecco le stazioni ferroviarie più belle d’Italia
Infrastrutture ed Edifici Pubblici 20 settembre 2023

Da terre di passaggio a opere d’arte: ecco le stazioni ferroviarie più belle d’Italia


Dal “treno dei desideri che all’incontrario va” all’alta velocità e alla mobilità sostenibile: dove si trovano le stazioni ferroviarie più belle d’Italia.
author-avatar
Nicola Teofilo

Giornalista

Nel 1839 a Napoli, capitale del Regno delle Due Sicilie, veniva attivata la prima stazione ferroviaria d’Italia della società Bayard. Quel rudere tipico dell’architettura industriale dell’epoca oggi è la traccia della più antica linea ferroviaria italiana. Dopo quasi due secoli le stazioni hanno cambiato volto e funzionalità, ma anche posizione, passando da complessi imponenti e monumentali nel cuore delle grandi città come Torino Porta Nuova o Milano Centrale, a progetti ambiziosi più decentrati e strategici come la Medipadana dell’Alta Velocità di Reggio Emilia o la “Porta del Sud” di Napoli Afragola.

Dall’Italia del “treno dei desideri che all’incontrario va” all’era dell’alta velocità e della mobilità sostenibile, ecco dove si trovano le stazioni ferroviarie più belle d’Italia.

Napoli Afragola: la Porta del Sud più bella

Oltre al primato di stazione metropolitana più bella alla fermata Toledo, Napoli vanta anche una delle stazioni ferroviarie più belle d’Italia, firmata dall’archistar anglo-irachena Zaha Hadid.

Napoli Afragola è stata inaugurata nel 2017 e incanta per le sue linee architettoniche morbide e sinuose. Durante gli scavi è stato scoperto un antico villaggio miceneo del 1500 a.C..

Milano Centrale: antica e moderna

La stazione di Milano Centrale fu inaugurata in epoca fascista ma porta i segni delle epoche precedenti (l’antica saletta d’attesa dei Savoia al binario 21) e di quelle successive al Ventennio. Questo scalo è un esempio di stile Liberty, Art Déco, razionalismo e modernità che si avverte attorno con i nuovi progetti di riqualificazione dell’ex hotel Michelangelo, nuove opere sostenibili e gallerie commerciali e gastronomiche. Stazione dinamica e sempre in movimento come questa città.

Genova Brignole: l’eleganza della scuola francese

Genova Brignole è un angolo di Francia del primo Novecento. Inizialmente era un fabbricato di legno, ma fu subito ristrutturata in occasione dell’Esposizione mondiale del 1905. L’architettura riprende i motivi romantici della “rinascenza” di scuola francese: elegante, austera nei suoi grandi ornamenti, nelle lesene, stipiti e cornici in granito bianco. La facciata è decorata con stucchi e pietre delle cave di Montorfano, sul Lago Maggiore. Mentre nelle sale interne si possono ammirare gli affreschi di De Servi, Berroggio e Grifo. Il corpo centrale della facciata è dominato da un grande corpo scultoreo. In due bassorilievi si notano gli stemmi di Roma e di Torino.

Firenze Santa Maria Novella: il razionalismo nella culla del Rinascimento

Questa stazione, compatta e orizzontale, è considerata un capolavoro dello stile razionalista italiano di epoca fascista. La stazione di Firenze Santa Maria Novella vanta anche una posizione strategica, poiché si trova ad appena 1 chilometro dal Duomo e a pochi minuti dall’omonima basilica. Il treno è il mezzo più comodo, diretto e sostenibile per entrare dritti al cuore della culla del Rinascimento.

Roma Tiburtina: la modernità nella città eterna

La stazione di Roma Tiburtina è un raro esempio di architettura contemporanea nell’Italia che rappresenta l’antichità, ma anche nel cuore della città eterna. Nel 2011 è stata dedicata a Camillo Benso conte di Cavour in occasione delle cerimonie per i 150 anni dell’Unità d’Italia, ed è un raccordo strategico fra i quartieri Nomentano e Pietralata. Inaugurata nell’Ottocento, inizialmente si chiamava stazione del Portonaccio. Come per Firenze, è tristemente nota perché qui ebbe luogo la deportazione degli ebrei rastrellati nel ghetto, la cui memoria è scolpita in una lapide svelata nel 2004.

Palermo Centrale: la porta dei migranti

È uno dei monumenti più amati dai palermitani – nonché una delle stazioni ferroviarie più belle d’Italia – perché da qui partirono le prime ondate migratorie dei meridionali in cerca di fortuna al Nord. I siciliani hanno un rapporto empatico con i flussi migratori che oggi invece, a parti invertite, arrivano dall’Africa. L’architettura esterna richiama lo stile neorinascimentale, mentre la tettoia elegante in ferro e vetro fu sacrificata durante la seconda guerra mondiale per l’industria bellica. Una ferita ancora aperta.

Bologna Centrale: dove il tempo si è fermato

Conserva lo stile neorinascimentale dell’ingegnere milanese Gaetano Ratti, ma ha perso alcuni elementi architettonici e pensiline che ancora caratterizzano molti edifici pubblici italiani. Ma Bologna Centrale non è una stazione come le altre. Qui, a due passi da piazza Maggiore, le lancette si sono fermate alle ore 10.25 di quel maledetto 2 agosto 1980.

La Mediopadana: la mobilità contemporanea

Quest’anno compie dieci anni una delle opere più ambiziose del nuovo millennio. La stazione dell’Alta Velocità di Reggio Emilia è stata inaugurata nel 2013 e cattura l’attenzione per la sua struttura futuristica a onda ben visibile e apprezzabile dall’autostrada del Sole A1. Il progetto dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava è la sintesi di una nuova idea di mobilità, decentrata, sostenibile, e terra di passaggio in una società sempre meno stazionaria. Qui giungono bus, sostano e transitano mezzi nel tragitto tra Bologna e Milano.

Torino Porta Nuova: la stazione dell’Unità d’Italia

Dal regno sabaudo a prima capitale dell’Unità d’Italia. La stazione di Torino Porta Nuova segna questa linea di passaggio che l’ha resa la città elegante, austera e ambiziosa che conosciamo oggi. Lo snodo nasce proprio nel 1861 e conserva la facciata e gli affreschi ottocenteschi, come quelli magnificenti della Sala Gonin, un tempo a uso esclusivo della famiglia reale dei Savoia, aperta al pubblico durante le giornate del Fai primavera.

Roma Termini: la più grande d’Italia

Termini prende il nome dalle Terme di Diocleziano, ed è la porta principale della Capitale d’Italia. Più che bella, è maestosa e strategica. Tutte le strade che si snodano da Termini, portano a Roma.

Iscriviti alla newsletter per tenerti aggiornato sulle nostre ultime news
Articoli più letti
Guide più lette
Contatta la redazione
Per informazioni, comunicati stampa e richieste scrivici a redazione@immobiliare.it