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Condominio
Case, Ville e Condomini 1 febbraio 2023

Cosa succede se l’amministratore di un condominio non è abilitato?


Sia che l’amministratore non sia mai stato in possesso dei requisiti sia che li abbia persi, l’assemblea può procedere alla revoca del mandato.
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Gloria Negri

Collaboratrice di Immobiliare.it

Cosa succede se l’amministratore di un condominio è senza i requisiti di onorabilità e professionalità necessari per svolgere la sua funzione?

L’amministratore è infatti una figura chiave per la vita nel caseggiato per una serie di responsabilità e obblighi che ha nei confronti dei condomini, motivo per cui è necessario che la persona nominata ad amministrare un condominio abbia degli specifici requisiti di professionalità e onorabilità.

Chi è l’amministratore di condominio in breve e quali sono le sue funzioni

L’amministratore di condominio è l’incaricato della gestione dello stabile e dell’applicazione di quanto viene deciso dall’assemblea dei condomini.

Egli svolge funzioni sia amministrative che esecutive, si occupa di far rispettare il regolamento condominiale e della tenuta rigorosa della contabilità, come pure degli aspetti legati alla conservazione dei beni comuni e della manutenzione ordinaria.


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Ogni amministratore condominiale compila anche il rendiconto e convoca l’assemblea dei condomini entro 180 giorni per l’approvazione e mantiene l’apertura del conto corrente a nome del condominio. Le sue conoscenze devono quindi essere trasversali e non è di certo possibile improvvisarsi amministratori, specialmente nei contesti condominiali più complessi.

Il contratto di mandato

L’amministratore è legato ai singoli condomini da un rapporto di mandato con rappresentanza ed è tenuto al rispetto delle regole descritte nel Codice Civile all’articolo 1129 che tratta di nomina, revoca ed obblighi dell’amministratore di condominio e richiama le disposizioni civilistiche sul mandato.

L’abilitazione alla professione di amministratore viene conseguita solo dopo aver svolto un corso ad hoc e superato un esame, ai quali seguono corsi di aggiornamento periodici.

L’ipotesi dell’amministratore senza requisiti: cosa succede in queste circostanze?

Quindi cosa succede nel caso di un amministratore senza i requisiti di onorabilità e professionalità, o nel caso in cui questi li perda nel corso del tempo?

Perdita dei requisiti dell’amministratore

La perdita dei requisiti determina la cessazione dall’incarico e, perciò, ogni condomino può convocare senza formalità l’assemblea in modo da nominare il sostituto.

Se invece l’amministratore non rispetta il requisito della formazione continua, ossia l’obbligo di seguire i corsi di aggiornamento periodici, non scatterà la decadenza automatica dall’incarico, tale mancanza non comporta la nullità della delibera di nomina da parte dell’assemblea, ma può se mai essere valutata come irregolarità così grave da condurre alla revoca del mandato in precedenza conferito.

Nomina dell’amministratore senza i requisiti fin dall’inizio

Se l’amministratore è senza i requisiti di legge fin dall’inizio del mandato, ogni condomino può ritenere che l’assegnazione del mandato non possa aversi per mancanza delle condizioni stabilite dalle norme. La correlata delibera è perciò annullabile.

Come revocare l’incarico all’amministratore?

Per la revoca dell’amministratore di condominio la procedura da rispettare è quella di convocare l’assemblea, facoltà concessa anche ad un solo condomino, inserendo all’ordine del giorno la revoca dell’amministratore.

Inoltre, nel caso in cui l’assemblea dei condomini, nonostante l’effettiva mancanza dei requisiti culturali e professionali in capo all’amministratore in carica, non dia luogo alla sua revoca, il condomino o i condomini che hanno preso l’iniziativa di convocare l’assemblea sono autorizzati a domandare la revoca all’autorità giudiziaria.

Come controllare se l’amministratore è in possesso dei requisiti?

L’assemblea potrà verificare l’abilitazione effettiva al momento della nomina dell’amministratore, domandando alla figura individuata di mostrare la documentazione che attesti la presenza dei requisiti di onorabilità e professionalità.

Ci riferiamo perciò agli attestati di formazione iniziale e periodica o al certificato del casellario giudiziale. Inoltre, il condomino potrà verificare l’effettiva abilitazione dell’amministratore, consultando non soltanto i documenti condominiali, ma anche gli albi e i registri predisposti dalle associazioni di categoria anche se l’iscrizione ad una di esse non è obbligatoria per legge per l’amministratore.

*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.

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