Collaboratrice di Immobiliare.it
In sede di assemblea condominiale vengono discusse e decise delle questioni rilevanti che riguardano l’interesse di tutti i condomini. Questa occasione può, però, generare qualche dubbio. Andiamo a chiarire gli aspetti principali in questa breve guida.
La convocazione dell’assemblea può essere inviata ai condomini tramite:
Oltre all’amministratore stesso, prendono parte all’assemblea i condomini, gli usufruttuari, i nudi proprietari e gli inquilini. Questi ultimi, in particolare, possono partecipare solamente se vengono discussi dei temi che riguardano le spese e la gestione degli impianti di riscaldamento e di raffrescamento delle unità abitative.
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L’assemblea ordinaria viene convocata annualmente dall’amministratore o dai condomini, rispettando il preavviso di almeno cinque giorni. In questa occasione vengono trattati e deliberati i seguenti temi:
In sede di assemblea straordinaria vengono prese le decisioni più rilevanti e particolari relative alla vita in condominio (ad esempio, per approvare dei lavori strutturali).
Il quorum costitutivo si riferisce al numero minimo di partecipanti che devono essere presenti affinché l’assemblea possa considerarsi regolarmente valida. Il quorum deliberativo rappresenta il numero di voti necessari affinché l’assemblea possa esprimersi.
Un condomino che non può prendere parte all’assemblea può essere rappresentato con delega da chiunque come, ad esempio, un altro condomino, un parente oppure un professionista.
* Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.