Former Head of PR and Communications di Immobiliare.it
Che il mattone sia da sempre considerato un buon investimento è cosa nota: ma in quale zona della città conviene comprare un immobile da mettere a reddito? Mentre i rendimenti delle obbligazioni in Borsa sembrano vivere un periodo di stagnazione, gli italiani guardano di nuovo al mercato immobiliare come porto sicuro. Come rilevato dal Corriere della Sera, prima di lanciarsi in questo tipo di operazione è però necessario fare i dovuti conti e capire su quale quartiere puntare.
In periferia le abitazioni costano meno: è dunque innegabile il risparmio iniziale, che porta a un rendimento immediato anche del 10% lordo all’anno. Bisogna però considerare anche l’aumento del rischio di sfitto, ma soprattutto le minori possibilità di una rivalutazione nel corso degli anni. Comprare un appartamento in centro città, magari in un edificio di pregio, comporta invece uno sforzo maggiore in termini economici, che non garantisce più del 4% lordo di rendimento annuo. È più probabile, tuttavia, che si vada incontro a una rivalutazione nel medio-lungo periodo.
Quindi, meglio piazza Duomo o Comasina? I Parioli oppure il quartiere Portuense? In realtà la risposta migliore è una: diversificare il portafoglio ogni volta che è possibile e non puntare tutti i propri risparmi su un’unica scommessa.
Naturalmente, però, qualsiasi valutazione deve partire dalla considerazione della cifra che si ha a disposizione. Se questa, ad esempio, corrisponde a meno di 100 mila euro e non si vuole accendere un mutuo, la scelta ricadrà su un quartiere periferico, soprattutto se ci si trova in grandi città come Roma o Milano. Quando invece la somma di partenza è più alta, può essere strategico suddividerla acquistando due appartamenti più piccoli situati in zone diverse.
Ma vediamo qualche esempio più concreto: per acquistare casa nel centro storico di Roma sono necessari almeno 400 mila euro, con il rendimento lordo stimato che varia dal 4,5% in Piazza del Popolo al 3,4% a Campo dei Fiori; a Milano, invece, conviene puntare soprattutto su zone residenziali in rapida ripresa, come piazza Wagner o Porta Romana: qui il rendimento supera anche il 5%.
Esiste poi un’ulteriore possibilità, che sfrutta la diminuzione dei tassi dei mutui e l’aumento dei rendimenti dei canoni: comprare l’abitazione versando una quota iniziale e pagare il mutuo con gli introiti derivanti dall’affitto. Fondamentale, in questo caso, trovare inquilini affidabili, ma anche essere certi che l’appartamento non rischi mai di rimanere sfitto.
di Giulia Dallagiovanna