Collaboratrice di Immobiliare.it
Con la fine dell’estate, i meteorologi prevedono un cambio (anche piuttosto brusco) di clima, con il possibile manifestarsi di temporali, forti piogge e grandinate.
Il cambiamento climatico, infatti, si fa sentire. Il consiglio è sempre quello di prestare attenzione alle previsioni meteo e prevedere i possibili danni a cose e persone, inclusa la propria casa.
Come fare, ad esempio, a proteggere il tetto di casa dalla grandine? Ecco alcune soluzioni, i costi e i permessi necessari.
Prevedere una grandinata è possibile e non solo consultando il meteo: il fenomeno atmosferico si verifica quando le correnti ascensionali in un cumulonembo sono molto intense.
In parole semplici, le grandinate si manifestano quando si ha un temporale associato a cumulonembi. Le forti correnti ascensionali, cariche di aria calda e umida, che salgono dal suolo si portano verso l’alto dove incontrano masse d’aria molto fredda. Superato l’isoterma degli 0°C, le goccioline presenti nelle nubi si ghiacciano.
Le dimensioni dei pezzetti di ghiaccio (pioggia ghiacciata) possono variare di molto, da pochi millimetri a qualche centimetro; in questi casi, non si parla di “chicchi di grandine“, ma di pericolose palle di ghiaccio.
Leggi anche: LASTRICO SOLARE E TETTO SONO BENI COMUNI?
Sì, soprattutto fenomeni particolarmente violenti possono essere causa di danni al tetto. Di quale tipo?
Parliamo di ammaccature sulle tegole, danneggiamenti alle grondaie o tetti coperti da rami di alberi o da altri materiali.
Il consiglio, a fine grandinata, è una perlustrazione del tetto (sempre se sussistono le condizioni di sicurezza), per valutare gli eventuali danni.
Nel caso ci siano, è necessario un intervento repentino, per evitare che si manifestino infiltrazioni che, col tempo, possono generare un deperimento delle pareti e dell’integrità dell’intera struttura.
Ma i danni al tetto per grandine si possono anche prevenire. Ecco come.
Una soluzione ottimale potrebbe essere quella di utilizzare delle membrane sintetiche, ovvero delle coperture che resistono all’impatto della grandine e hanno un carattere impermeabile.
Non alterano l’aspetto del tetto e hanno spessori minimi pari a circa 1,5 mm.
Un’altra possibile opzione anti-grandine è rappresentata dalle reti metalliche a pannelli da installare sui tetti.
Sono ottime per la protezione dei lucernari e sono realizzate in diversi materiali.
Infine, si potrebbero mettere delle tegole in pietra naturale, resistenti nel tempo e con un basso impatto ambientale.
I costi per proteggere il tetto dalla grandine sono variabili. Dipendono, ovviamente, dalle dimensioni della copertura, dal tipo di materiali impiegati e dalla struttura dell’abitazione.
È necessario sempre rivolgersi ai professionisti. Sarà, infatti, un esperto, dopo un sopralluogo, a fornire un preventivo dei costi da affrontare.
Orientativamente, si va dagli 800/1000 euro per la copertura di lucernari fino a 10.000 euro (ed oltre) per i lavori più ampi.
Se l’abitazione è indipendente, non servono particolari permessi, per il montaggio di sistemi di protezione del tetto. Diversa la cosa, se si è in condominio.
Ultimo consiglio? Tagliare i rami sporgenti degli alberi posti vicino al tetto, per evitare cadute dannose, in caso di temporale.
Inoltre, ogni anno, andrebbe previsto un check up della copertura di casa.