Giornalista
Quando si parla di riscaldamento – più nello specifico di stufa elettrica – è fondamentale saper scegliere modelli che consumano meno e risultano più adatti ed efficienti. Ecco come scegliere, anche perché di stufa elettrica non ce n’è solo una.
Sugli scaffali dei rivenditori o nella galassia del commercio online, è facile imbattersi in stufe elettriche di tante tipologie, sulla base di modelli, design, comfort e soluzioni, consumi e potenza. Per scegliere una stufa elettrica bisogna valutare molti aspetti.
Alcuni rivenditori, giustamente sottolineano che si tratta di sistemi di riscaldamento temporaneo, non adatti a funzionare come impianti fissi per gli ambienti domestici, o comunque sostenibili nel lungo periodo.
Le tipologie principali sono:
Spesso la scelta di una stufa elettrica per casa, o per una stanza, cade sull’etichetta “a basso consumo”. Un po’ limitante, poiché i fattori importanti da valutare sono altri. Bisogna sempre essere consapevoli che questi sistemi servono a riscaldare velocemente un ambiente non grande, in assenza di impianti veri di riscaldamento. E poi bisogna mettere in conto le criticità, e i limiti.
Per usi prolungati si sconsigliano le stufe termoventilatori. Una buona via di mezzo è rappresentata da quelle alogene che però migliorano sempre più dal punto di vista tecnologico, e costano sempre meno. I radiatori a olio, oltre che meno inquinanti, sono tra i sistemi più costosi, ma possiedono una notevole capacità termica, e fanno risparmiare in bolletta nel più lungo tempo, ammortizzando di gran lunga i costi della stufa.
Bisogna anche valutare la potenza, in rapporto al proprio fabbisogno di casa. Per scaldare una stanza più grande è meglio puntare a un modello di elevata potenza. Per una piccola stanza, possiamo ridurre la potenza, risparmiare evitando di sprecare inutile energia, tanto la stufa elettrica scalda e brucia rapidamente, quindi sarà sempre poco efficiente come soluzione continuativa.
Le stufe alogene, quelle al quarzo, e i radiatori a olio, costano più di tutte le altre tecnologie.
Alogene e al quarzo consentono prestazioni mediamente migliori, in base anche al rapporto qualità prezzo. In genere sono meno energivore e pesano meno sulla bolletta della corrente elettrica. Bene anche le stufe a infrarossi, che però costano poco di più.
I radiatori a olio consentono un risparmio energetico ed economico, durano di più, e assicurano migliori prestazioni in rapporto allo stesso consumo delle altre.
Il consumo dipende anche dalla potenza del motore. In media, una stufa di 500 W (per stanza medio-piccola), tenuta accesa 4 ore, assorbe 2kWh di consumi, che sono circa 30 centesimi.
Un modello base adatto a una stanza piccola è sui 300 W, mentre modelli più potenti, per stanze grandi, e con termostato incluso, arrivano a 2500 W di potenza. A 1000 W si arriva già a 1 euro dopo 2 ore in funzione.
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