Può capitare che le società che erogano i servizi di elettricità, gas e acqua non mandino ai propri clienti le relative bollette per diversi mesi consecutivi, a causa di intoppi organizzativi. Se ciò avviene, spesso poi richiedono il pagamento, spesso di importo elevato, di tutti i mesi arretrati in un’unica soluzione, magari minacciando anche il distacco dell’utenza. Se le società dimenticano di inviare le bollette, cosa bisogna fare?

Vediamo come deve comportarsi l’utente e quali sono i suoi diritti

La bolletta non arriva: cosa fare? 

Se ci si accorge che per qualsiasi delle utenze sottoscritte con il gestore per diversi mesi non arriva la fattura per il pagamento, sarebbe bene segnalarlo alla società fornitrice del servizio. Per farlo occorre inviare una lettera di diffida con la quale si indica un termine massimo, normalmente di 15 giorni, per l’invio delle bollette arretrate.

In tal modo, l’utente si cautela dal rischio di richieste di pagamento in un’unica soluzione e quindi di importo troppo elevato. 

Secondo la giurisprudenza, peraltro, con questo comportamento la società fornitrice viola il principio di buona fede e non può pretendere il pagamento in un’unica soluzione se causato da un suo errore o da una sua negligenza. 

L’utente, inoltre, ha diritto a chiedere una rateizzazione in alcuni casi, ossia:

In quali casi la fornitura non può essere sospesa 

La fornitura del servizio in alcuni casi non può essere sospesa dal gestore, ossia: 

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