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luce e gas
Utenze e Bollette 17 dicembre 2021

Caro bollette: fino a 1 miliardo per aiutare le famiglie a pagarle


Il governo ha presentato questa mattina in Senato un emendamento omnibus alla legge di bilancio che prevede anche uno stanziamento pari a 1,8 miliardi di euro per il cosiddetto “taglio delle bollette”.
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Leonardo Capponi

Collaboratore di Immobiliare.it

Nelle ultime settimane si è parlato molto del caro bollette, un’eventualità che spaventa molti italiani preoccupati dell’impatto che questo avrà sulle loro finanze. Perché questi aumenti? Le cause sono molteplici e sono per lo più riconducibili all’ascesa dei prezzi delle materie prime dovuta alla ripresa economica su scala globale nel post pandemia e le ridotte forniture di gas, ma non va nemmeno trascurata la crescita dei prezzi dei permessi di emissione di CO2.

Taglio delle bollette: in arrivo 1,8 miliardi

Per cercare di contenere l’impatto che questi rincari annunciati di luce e gas avranno sulle famiglie nel corso del primo trimestre del 2022, il governo ha presentato questa mattina nella commissione Bilancio del Senato un emendamento omnibus alla legge di bilancio che, oltre a recepire l’intesa sulle tasse, compresa la decontribuzione per un anno “in via eccezionale”, prevede anche uno stanziamento pari a 1,8 miliardi di euro per il cosiddetto “taglio delle bollette”.

Si tratta di una delle misure con cui lo Stato sta tentando di risponde ai rincari che, negli ultimi mesi, hanno riguardato diversi settori del consumo.

Vediamo di seguito più nel dettaglio in cosa consisteranno gli aiuti alle famiglie.

Bollette di luce e gas pagabili in 10 rate

Innanzitutto, viene data la possibilità agli italiani di rateizzare in 10 tranche le bollette di luce e gas in arrivo con le fatture emesse nel periodo compreso tra gennaio e aprile 2022.

In caso di inadempienza dei clienti domestici, si legge, le imprese saranno tenute ad offrire un piano di rateizzazione senza interessi.

L’Arera – ovvero L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – sarà quindi chiamata a definire, nel limite di 1 miliardo, gli anticipi da riversare alle imprese per compensare le rate e le modalità di restituzione delle imprese stesse per consentire il recupero da parte della Cassa per i servizi energetici del 70% dell’anticipazione entro il 2022 e della restante quota entro il 2023.

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