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Con pubblicazione del decreto si avvia la fase per l’attivazione della Banca Dati Nazionale sugli Affitti Brevi (Bdsr).
Questo strumento è destinato a rivoluzionare il settore degli affitti brevi in Italia, al fine di integrare le informazioni già presenti nelle diverse piattaforme regionali che, fino a ora, non “dialogavano” tra loro, creando un sistema molto frammentario di informazioni poco utile dal punto di vista pratico.
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Gli obiettivi
L’iniziativa ha due principali obiettivi:
- tutelare i consumatori garantendo la piena trasparenza per gli utenti: la trasparenza sarà ottenuta centralizzando e standardizzando i dati relativi agli affitti brevi, rendendo più facile per gli utenti verificare la legittimità delle offerte;
- contrastare l’evasione fiscale emergendo dal sommerso: l ‘emersione dall’evasione fiscale sarà facilitata dalla maggiore tracciabilità delle transazioni e delle strutture, riducendo le opportunità di affitti in nero.
La fase sperimentale
Il progetto attualmente è stato avviato tramite una fase sperimentale, con un test nella regione Puglia, ma successivamente si estenderà ad altre Regioni. Questo periodo di prova sarà fondamentale per affinare il sistema e prepararlo all’implementazione definitiva.
Indipendentemente dall’avanzamento della fase sperimentale, dal 1° settembre 2024 la fase pilota dovrà concludersi e il sistema entrerà a regime su tutto il territorio nazionale. L’estate 2024 sarà quindi un periodo cruciale di rodaggio, durante il quale Regioni e Province autonome dovranno trasmettere telematicamente un set di dati minimi necessari per identificare le strutture nella banca dati unica e per abilitare i soggetti responsabili a inserire le informazioni mancanti.
Dettagli sul Codice CIN nella banca dati nazionale
All’interno della Banca Dati Nazionale sugli Affitti Brevi, ogni struttura ricettiva o immobile in locazione breve è identificata da un codice CIN. Il codice CIN è composto da 8 caratteri che includono:
- informazioni sull’ubicazione della struttura o dell’immobile;
- il codice di classificazione della struttura ricettiva;
- una sequenza casuale.
Questo codice viene generato al momento del primo inserimento nel database e rimane invariato anche in caso di successive variazioni riguardanti la classificazione o l’ubicazione, come modifiche alle unità amministrative territoriali.
Le eventuali modifiche alle categorie di informazioni sono registrate solo negli attributi della banca dati, senza alterare il codice CIN originale. Grazie al CIN è possibile tracciare l’evoluzione delle strutture e degli immobili nel tempo oltre a facilitare le operazioni di manutenzione e bonifica straordinaria all’interno del database, assicurando la precisione e l’aggiornamento continuo delle informazioni.
![Le fasi di implementazione della banca dati nazionale affitti brevi: dalla fase pilota alla piena operatività 2 codice CIN composizione](https://www.immobiliare.it/news/app/uploads/2024/06/codice-identificativo-nazionale.png)
Le fasi di implementazione della Banca Dati Nazionale
L’attivazione delle banca dati sarà fatta in maniera graduale, partendo da una fase sperimentale per poi arrivare ad una fase di operatività completa del sistema. Sostanzialmente ci saranno due fasi.
Fase | Descrizione |
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Fase Pilota | |
Implementazione iniziale della BDSR | La piattaforma online viene inizialmente popolata con i dati esistenti. |
Sperimentazione dell’interoperabilità | Test dell’interoperabilità con le Regioni e le Province autonome per assicurare il corretto funzionamento del sistema integrato. |
Trasmissione dei dati tramite file CSV | Dati trasmessi in formato CSV standardizzato per garantire uniformità e facilità di integrazione. |
Messa in Esercizio | |
Pubblicazione dell’Avviso ufficiale | Emissione dell’avviso che attesta l’entrata in funzione ufficiale della BDSR. |
Completamento dati per il CIN | I titolari delle strutture e gli affittuari devono completare i dati mancanti per ottenere il Codice Identificativo Nazionale (CIN). |
I dati minimi e complementari per la banca dati nazionale
Le Regioni e le Province autonome sono invitate a trasmettere una serie di dati per realizzare la piattaforma della banca dati. Questi dati sono essenziali per l’identificazione e la classificazione delle strutture ricettive e degli affitti brevi, garantendo la trasparenza e la tracciabilità del settore.
Tipo di Dato | Descrizione |
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Set di Dati Minimi | |
Codice Identificativo Regionale (Cir) | Codice identificativo che identifica la struttura nella banca dati regionale o della Provincia autonoma. |
Macrocategoria di Classificazione Nazionale | Categoria principale di classificazione della struttura a livello nazionale e relativo codice. |
Categoria di Classificazione Nazionale | Categoria specifica di classificazione della struttura a livello nazionale e relativo codice. |
Sottocategoria di classificazione Nazionale/Regionale/Provinciale | Categoria aggiuntiva specifica della struttura a livello nazionale, regionale o provinciale. |
Comune e Codice Istat | Nome del Comune in cui si trova la struttura e relativo codice Istat. |
Provincia e Codice Istat | Nome della Provincia in cui si trova la struttura e relativo codice Istat. |
Stato dell’attività | Stato operativo della struttura (attiva, inattiva, etc.). |
Nome e Cognome | Nome e cognome della persona fisica responsabile della struttura. |
Codice Fiscale | Codice fiscale della persona fisica responsabile della struttura. |
Set di Dati Complementari | |
Informazioni aggiuntive Regionali/Provinciali | Dati complementari disponibili nelle banche dati regionali e provinciali, trasmessi in base alla disponibilità. |
Interoperabilità e Codice Identificativo Nazionale (Cin) | |
Cin 1 | Codice identificativo nazionale provvisorio, utilizzato per l’esposizione esterna e negli annunci pubblicati. |