Quando si fa il calcolo dell’IMU per una casa di proprietà, occorre verificare tutti gli elementi dell’abitazione che concorrono a generare l’imposta da versare al Comune di competenza.

Nello specifico, oltre ai dati e ai parametri che riguardano direttamente l’alloggio, vanno inseriti nel computo complessivo anche le cosiddette pertinenze. Parliamo di soffitte e cantine, di stalle e garage, ma anche delle tettoie chiuse o aperte che rientrano nella categoria catastale C7.

Vediamo insieme, di seguito, tutte le caratteristiche e i requisiti.


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Categoria catastale C7: quali costruzioni rientrano in questo gruppo

Nella ripartizione che gli uffici tecnici seguono per la valutazione di immobili e strutture, la categoria catastale C7 comprende le seguenti pertinenze collegate ad una residenza:

Nel primo gruppo rientrano le tettoie con superficie pari o superiore agli 8 metri quadrati. Sono escluse le pertinenze più limitate che rientrano tra i cosiddetti manufatti precari (come le piccole concimaie, i pollai con pareti aperte e i casotti di dimensioni ridotte): su questo tipo di costruzioni non viene calcolato il valore per il pagamento dell’IMU.


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Come calcolare i valori di IMU

Il calcolo del valore IMU viene effettuato dai tecnici dell’Agenzia delle Entrate seguendo un meccanismo standard, con i valori che cambiano a seconda della categoria catastale di cui ci si occupa.

Per quanto riguarda gli immobili compresi nella categoria catastale C7, il conteggio viene effettuato partendo dalla loro rendita catastale, che andrà moltiplicata per 1,05 (valore che rappresenta la rivalutazione automatica che ogni edificio subisce) e poi moltiplicata per 160 (il coefficiente assegnato a questa tipologia di pertinenze).

Tari

Per quanto riguarda il versamento della Tari (la tassa comunale per la produzione di rifiuti), le costruzioni che rientrano all’interno della categoria catastale C7 vengono considerate seguendo la tariffa minima comunale, ossia quella per le utenze domestiche formate da un solo componente

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