Le categorie catastali sono una classificazione che permette di identificare e categorizzare le unità immobiliari, al fine di poterne attribuire la rendita catastale e di conseguenza il valore dell’immobile.

Dopo aver analizzato diverse categorie catastali, analizziamo insieme la categoria catastale A1, cercando di capire quali abitazioni ne fanno parte, quali sono le caratteristiche e i requisiti degli immobili A1 e tutti i dettagli in materia di agevolazioni, tasse e IMU

Quali sono le abitazioni A1?

Le abitazioni della categoria catastale A1, conosciute come immobili di tipo signorile, rappresentano un’eccellenza nel panorama residenziale. I requisiti che definiscono questa categoria includono:

Inoltre, la presenza di piscine e campi da tennis di ampie dimensioni all’interno del terreno sottolinea il lusso associato a tali proprietà.

Infatti, secondo il Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del 2 agosto 1969, le case di lusso devono rispettare criteri specifici, alcuni di questi comprendono:

Inoltre, le abitazioni devono soddisfare almeno quattro requisiti tra quelli elencati dal decreto per essere considerate di lusso.

La superficie commerciale superiore ai 250 metri quadri, la presenza di portineria, ascensore e ampi spazi comuni sono ulteriori criteri che caratterizzano la categoria A1, confermando il suo status di residenza di prestigio.

Che differenza c’è tra A1 e A2?

La differenza sostanziale tra le categorie catastali A1 e A2 emerge dalle loro caratteristiche intrinseche e dagli aspetti fiscali associati.

Mentre la categoria catastale A1, come abbiamo visto, identifica le abitazioni di tipo signorile, spesso considerate di lusso e caratterizzate da elementi distintivi come piscine, campi da tennis e una serie di requisiti specifici elencati nel Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del 2 agosto 1969, la categoria catastale A2 identifica abitazioni di tipo civile.

Queste ultime sono situazioni residenziali inserite in condomini, con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello medio-alto, rispondenti alle richieste di mercato per fabbricati di tipo residenziale.

Un elemento rilevante che distingue ulteriormente le due categorie è l’imposizione fiscale, e dunque il pagamento dell’Imposta Municipale Unica (IMU): come viene calcolata per la categoria A1?

Categoria A1: IMU e agevolazioni

Per quanto riguarda la categoria catastale A1 e le relative agevolazioni fiscali, è importante sottolineare che le abitazioni di lusso, incluse nelle categorie catastali A1, A8 e A9, non sono ammissibili per il bonus prima casa rivolto ai giovani di età inferiore ai 36 anni, e attualmente non rifinanziato con la Legge di Bilancio per il 2024.

Questo beneficio, istituito attraverso il Decreto Sostegni-bis 73/2021 e prorogato fino al termine del 2023, era infatti destinato esclusivamente all’acquisto di abitazioni considerate più accessibili, come quelle appartenenti alle categorie catastali:

Per quanto riguarda l’IMU, il pagamento non è dovuto in caso di abitazione principale del contribuente, ma questa regola non si applica alle abitazioni di lusso. Per questo motivo, le categorie catastali A1, A8 e A9 sono soggette all’IMU. 

Categorie catastali che non pagano l’IMU: quali sono?

Come abbiamo visto, l’Imposta Municipale Unica (IMU) non è applicata alle abitazioni principali o assimilate, a meno che queste non appartengano alle categorie catastali A/1 (Abitazioni di tipo signorile), A/8 (Abitazioni in ville) o A/9 (Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici e storici).

Dunque, le abitazioni principali o assimilate, sono escluse dall’obbligo di pagamento dell’IMU, qualora rientrino nelle categorie catastali:

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