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Casa legno
Tasse, Imposte e Normative 20 dicembre 2022

Case in legno prefabbricate senza permesso: qual è la normativa?


Per installare una casetta da giardino prefabbricata servono dei permessi speciali rilasciati dal Comune? Facciamo il punto su tutte le normative.
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Silvia Bertuzzi

Collaboratrice di Immobiliare.it

Chi ha un giardino sa bene quanto possono essere comode le casette in legno prefabbricate, per conservare attrezzi o qualsiasi altro oggetto, ma questo tipo di struttura richiede un’apposita concessione edilizia?

È una delle domande più frequenti, quando si parla di case prefabbricate: in questo articolo, ci occuperemo di tutti gli aspetti normativi e definiremo tutte le autorizzazioni necessarie per poter installare una casetta prefabbricata in legno in giardino, a seconda delle sue dimensioni.

Casetta in legno in giardino: come essere in regola

È importante conoscere l’iter giusto da seguire, quando si vuole installare una casetta prefabbricata in giardino, sia che essa venga utilizzata come capanno o deposito attrezzi, sia se sarà destinata a piccola dependance.

Generalmente, le casette in legno grandi dai 6 ai 20 metri quadri circa rientrano nell’edilizia libera, e per questo motivo necessitano solo di una comunicazione di installazione: per casette più grandi, invece, la procedura è diversa.

Per essere in regola, con tutte le normative sul posizionamento di piccole strutture prefabbricate, è necessario procedere con la redazione di una semplice relazione tecnica illustrativa, che contenga tutte le specifiche della struttura che si intende posizionare.

Essa deve essere accompagnata da un disegno in pianta, dove indicare tutte le dimensioni della casetta in legno e la sua posizione sul terreno, specificando inoltre la distanza dai confini degli altri manufatti.

Il consiglio è quello di allegare anche una documentazione fotografica e una scheda tecnica della struttura che si vuole installare.

Tale elaborato dovrà essere siglato da un tecnico abilitato, come un geometra, un architetto o un ingegnere, e consegnato al Comune di appartenenza.

A questo punto, potrebbero aprirsi due scenari: il Comune valuterà se sarà necessario procedere con la DIA, la Denuncia di Inizio Attività, o con il Permesso di Costruire.

Nel primo caso, una volta presentato il documento basterà attendere 30 giorni, trascorsi i quali si potrà procedere con l’installazione della casetta prefabbricata, a meno che non giungano comunicazioni contrarie da parte del Comune in questo lasso di tempo.

Per quanto riguarda, invece, il Permesso di Costruire, bisognerà attendere il rilascio formale del documento da parte dell’autorità preposta.

In ogni caso, le normative potrebbero cambiare da comune a comune, per questo è sempre opportuno riferirsi agli uffici appositi, così da essere sicuri di seguire tutti i passaggi corretti e non incorrere in multe o abusi edilizi.


Leggi anche: CASA PREFABBRICATA: SCEGLIERLA IN LEGNO O IN CEMENTO ARMATO?


Casette prefabbricate su terreno non edificabile: è possibile?

Case di legno prefabbricate più piccole di 20 metri quadrati possono essere installate anche su terreni non edificabili, purché rispettino alcuni criteri fondamentali: non devono avere fondamenta o ancoraggi, non possono avere allacciamenti che la renderebbero fissa e abitabile e devono quindi essere facilmente rimovibili.

Pur rispettando tutti questi criteri, però, è sempre bene comunicarne l’installazione al proprio Comune, così da evitare eventuali problematiche future.

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