Arrivano nuovi fondi destinati a migliorare le strutture alberghiere e ricettive del nostro Paese, valorizzando gli immobili che appartengono ad uno dei settori più floridi dell’economia italiana, il turismo.

Stanziati 1 miliardo e 380 milioni di euro che potranno utilizzarsi per la manutenzione straordinaria di alberghi e strutture turistiche ma soprattutto per la riqualificazione energetica e sismica di hotel, agriturismi, stabilimenti balneari e termali, strutture ricettive in generale a finalità turistica.

Questo incentivo, voluto dal Ministero del Turismo, è gestito da Invitalia  con la partecipazione di Associazione Bancaria Italiana (ABI) e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). Tale Fondo Rotativo Imprese del Turismo – FRI-Tur – rientra nella Misura M1C3 Investimento 4.2.5 del PNRR. L’iniziativa era già stata preannunciata ad agosto scorso, ma ora è diventata effettiva.

Chi può richiedere l’incentivo FRI Tur

Il finanziamento è destinato ad alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari e termali, strutture ricettive all’aria aperta, porti turistici, imprese del settore fieristico e congressuale, parchi tematici inclusi quelli acquatici e faunistici, e punta ad aumentare la competitività delle imprese turistiche nel mostro Paese.


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Come accedere al bando per l’assegnazione del FRI Tur

Per accedere al bando, bisogna collegarsi alla piattaforma Invitalia già attiva dal 30 gennaio e scaricare la documentazione e seguire l’iter richiesto per inoltrare le domande che potranno essere posizionate solo dal 1 marzo 2023 in poi.

Le agevolazioni saranno concesse fino al 31 dicembre 2023, salvo eventuali proroghe autorizzate dalla Commissione Europea. I progetti dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2025.

Quali lavori si possono eseguire nelle strutture turistiche con il FRI Tur

Il FRI-Tur serve a aiutare i grandi investimenti nel settore della valorizzazione turistica. Copre unicamente opere medio – grandi tra i 500.000 e 10 milioni di euro, si tratta dunque di strutture di una certa grandezza.

I lavori da eseguire devono essere rivolti alla:

Gran parte dei fondi, ben il 50% dell’intero plafond di 1,38 miliardi, è destinato al miglioramento energetico.

Come funzione l’agevolazione fiscale FRI Tur

Come si ottiene il beneficio messo in campo dal Ministero del Turismo? Ci sono due modi per utilizzare il beneficio fiscale:

  1. Tramite un contributo diretto alla spesa nella percentuale massima del 35% dei costi e delle spese ammissibili. In pratica, viene subito rimborsata la spesa tenendo conto degli importi ammissibili delle spese, delle percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento come previsto dal PNRR.  Il 40% delle risorse stanziate per il contributo diretto alla spesa è destinato alle imprese con sede in una delle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
  2. Con un finanziamento agevolato. In questo caso, si tratta di un prestito che Cassa Depositi e Prestiti concede un finanziamento alla struttura richiedente ad un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di pre-ammortamento della durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento. Al finanziamento agevolato, si deve sempre accompagnare un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca che aderisce all’apposita convenzione firmata da Ministero del Turismo, Abi e Cdp.

A valutare la possibilità di erogazione dell’agevolazione è Invitalia, dopo aver analizzato il progetto, da presentare entro e non oltre il 31 dicembre 2023.

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