L’Agenzia delle Entrate estende al 15 febbraio 2024 il termine per l’invio dei dati sugli affitti brevi da piattaforme digitali. Questo è quanto previsto dal provvedimento prot. n. 22931 del 30 gennaio.

Viene aggiunta la possibilità di affidare la comunicazione agli intermediari abilitati in base al Dpr 322/1998. Restano invariati tutti gli altri aspetti previsti dal provvedimento n. 406671/2023 che detta le regole operative del Dlgs n. 32/2023, il quale, a sua volta, ha dato attuazione alla direttiva Ue 2021/514, cosiddetta Dac7. 

Che cosa è il DAC7

Prima di analizzare il contenuto del nuovo provvedimento è necessario, se pur in estrema sintesi, spiegare cos’è lo scambio di informazioni comunicate dai Gestori di Piattaforme introdotto dalla DAC7.  

In buona sostanza, il Dlgs n. 32/2023, ha dato attuazione alla direttiva Ue 2021/514, cosiddetta DAC7 con cui si prevede che i gestori di piattaforma (con alcuni casi di esclusione ed esonero) comunichino informazioni: 

Sono tenuti al rispetto della nuova direttiva comunitaria tutti i gestori che stipulano un contratto con dei venditori per i quali mettono a disposizione una piattaforma raggiungibile dagli utenti finali. A dover comunicare i dati all’Agenzia delle Entrate sono, nello specifico, i gestori di piattaforme con residenza fiscale in Italia o dotati di una stabile organizzazione nel nostro Paese.

Sono previste sanzioni per l’omessa comunicazione all’Agenzia delle Entrate variano da un minimo di 3mila a un massimo di 31.500 euro. In caso di informazioni incomplete o inesatte, la sanzione comminata arriva a 10.500 euro

Da tale obbligo sono esclusi

Affitti brevi, una proroga tanto attesa

Il termine per trasmettere il flusso era fissato inizialmente al 31 gennaio 2024. Ma l’Agenzia delle Entrate ha recepito la richiesta di proroga avanzata da AIGAB-Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi ed ha fissato un nuovo termine per il 15 febbraio.

Trattandosi di un adempimento complesso dal punto di vista tecnico, che può mettere in grande difficoltà gli operatori non strutturati, la proroga concessa sicuramente agevolerà concretamente i vari operatori del settore ad adempiere a questo nuovo iter con più calma.

Va precisato che la proroga non altera le altre scadenze o obbligazioni stabilite dal Dlgs n. 32/2023.

Iscriviti alla newsletter per tenerti aggiornato sulle nostre ultime news