Ci sono diversi step che, considerati nel loro complesso, portano il cliente di un istituto di credito ad ottenere la somma richiesta tramite l’erogazione del cosiddetto mutuo prima casa. Tra il momento in cui il diretto interessato si reca in banca per fare domanda di finanziamento e il momento in cui ottiene la somma concordata, l’iter prevede l’adempimento di alcuni passaggi di grande importanza per la buona riuscita dell’operazione.

Uno di questi riguarda la perizia immobiliare, ossia la verifica dei connotati dell’immobile che il contraente intende acquistare con il denaro ricevuto. Vediamo di cosa si tratta e come viene svolta.

Mutuo prima casa, in quali casi la banca manda il perito

Prima di dare il via libera alla concessione del prestito per l’acquisto di un’abitazione, l’istituto di credito può decidere di effettuare una valutazione dell’edificio al fine di verificare il suo valore reale. In questi casi, la banca incarica un perito esperto di estimo catastale, che deve visionare e ispezionare l’immobile sotto ogni aspetto.

Le banche che effettuano un numero molto alto di perizie immobiliari nell’arco dell’anno tendono ad avere dei periti tecnici all’interno del proprio organico interno, ma può anche succedere che l’istituto si rivolga ad un libero professionista esterno.

Il suo compito è quello di verificare la regolarità urbanistica e la conformità catastale della casa, al fine di individuarne il prezzo d’acquisto più consono (e, di conseguenza, il valore da stabilire per il mutuo).

È un buon segno se la banca manda un perito?

A livello di massima, il conferimento dell’incarico al perito da parte della banca per la redazione di una perizia immobiliare è un passaggio che può essere ritenuto positivo: infatti, se l’istituto di credito ha la necessità di conoscere il reale valore dell’abitazione in oggetto, significa che la pratica per l’erogazione del prestito è giunta ad una fase avanzata.

Però, allo stesso tempo, l’invio del perito catastale presso l’edificio può essere interpretato anche in senso opposto. Infatti, se la banca ha l’urgenza di fare una valutazione economica dell’immobile, può essere che non si fidi delle rassicurazioni date dal contraente. In questo caso, l’iter per l’erogazione del mutuo potrebbe subire dei rallentamenti, anche se – in genere – non c’è motivo di preoccuparsi.

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