La Federal Reserve (Fed) segue le orme della BCE (Banca centrale europea), annunciando un taglio dei tassi di interesse americani entro il 2024. Questa mossa rappresenta una risposta alle pressioni economiche, con l’obiettivo di stimolare l’economia e alleviare gli effetti di un possibile rallentamento.

Ma quali sono le implicazioni per i mutui negli Stati Uniti? Cerchiamo di capire cosa sta accadendo nel mondo dell’economia e della finanza occidentali.

La Fed americana ha tagliato i tassi di interesse 

La Fed, banca centrale degli Usa, ha annunciato a sorpresa un taglio dei tassi di interesse di 50 punti base (0,25% in meno), una sforbiciata al tasso di riferimento in una fascia compresa tra 4,75% e 5%. 

Come accennato, la stessa decisione era stata presa di recente dai piani alti dell’Eurotower di Francoforte (sede della BCE) dopo mesi di rialzi decisi per contenere il termometro dell’inflazione in continua salita, e provare così a stabilizzare i prezzi al consumo nell’Unione europea.

In America la situazione è differente, con dati che rivelano uno scenario macroeconomico più solido che nei Paesi Ue. Vediamo quali previsioni sono attese.

Cosa cambia per i mutui in America

Il taglio dei tassi di interesse ha un impatto positivo diretto sui mutui, specialmente quelli a tasso variabile. Con tassi di interesse più bassi, il costo del finanziamento per l’acquisto di case si riduce, rendendo i mutui più convenienti per i consumatori

Invece, i mutui a tasso fisso potrebbero variare di poco nell’immediato, anche se un piano di finanziamento attivato oggi potrebbero beneficiare proprio dei ribassi appena saranno attivi. 

Ecco come questo cambiamento potrebbe influire sui mutui:

Cosa significa tagliare i tassi di interesse? Il recente caso della BCE

I tassi di interesse rappresentano il costo del denaro. Significa che, quando una persona prende un prestito o accende un mutuo, paga un tasso di interesse che rappresenta il “prezzo” per aver ottenuto quel denaro in prestito. Dunque, quando una banca centrale (che sia la Fed o la BCE) decide di tagliare il tasso di interesse di base, in genere lo fa perché l’inflazione (il costo della vita) si sta finalmente riducendo.

Dopo uno, o più tagli dei tassi, le banche possono offrire prestiti e mutui a un tasso inferiore, e più vantaggiosi per chi compra casa chiedendo un prestito. In generale, il taglio dei tassi viene utilizzato dopo vari rialzi, per stimolare la crescita economica, incentivando prestiti e investimenti.

Il taglio annunciato dalla Fed avrà effetti sui mutui simili a quelli rilevati in Europa, con una possibile riduzione dei costi per i mutuatari, tuttavia gli entusiasmi a Bruxelles appaiono ancora oggi più cauti. Sia perché la BCE segue un approccio sulle politiche monetarie leggermente diverso rispetto a quello praticato negli Stati Uniti, ma soprattutto perché l’Unione europea deve fare i conti con contesto economico più difficile, e condizioni di crescita disomogenee tra i Paesi membri, oltre alla situazione internazionale sempre più incerta.

In sintesi, un taglio dei tassi di interesse in genere porta alle seguenti conseguenze:

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