In un Paese come il nostro, dove diventa sempre più difficile mettere da parte dei risparmi, si presenta l’esigenza di assicurarsi una seconda entrata o una rendita per il futuro.

Il sistema pensionistico tiene, ma è più fragile che in passato. Qualche decennio fa, la rendita preferita degli italiani era la seconda casa. Oggi il sogno della prima casa resta il più ambito.

Ma vivere di rendita è possibile? Quali sono gli investimenti più redditizi oggi?

Cosa significa vivere di rendita

Gli economisti concordano sul fatto che il successo di molti milionari dipende dalla capacità di saper investire in rendite o mettere da parte dei risparmi da reinvestire.

Vivere di rendita, nell’accezione più comune, significa vivere senza lavorare, incassando da affitti, vendite immobiliari, royalties o utili finanziari (acquisto di titoli in Borsa o titoli di Stato, per esempio).

Ma tutto questo non garantisce una ricchezza sicura, quindi una rendita sicura. La ricchezza dipende da numerosi fattori: tenore di vita, potere di acquisto del Paese in cui scegliamo di vivere, pressione fiscale, inflazione e costo della vita, consumi e risparmio energetico, componenti della famiglia, aspirazioni e bisogni.


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Da cosa dipende una rendita?

Per rispondere a questa domanda, gli esperti di economia e finanza suggeriscono di valutare tutte le variabili in gioco, che possiamo così sintetizzare:

Come calcolare la rendita mensile

Il calcolo generale è semplice. Consideriamo la rendita mensile che riteniamo più che sufficiente e moltiplichiamola per 2. Una volta ottenuta questa somma mensile, moltiplichiamola per 12, che sono i mesi dell’anno. Otterremo il risultato della rendita annua sufficiente per vivere di rendita, senza lavorare.

Ma per cominciare abbiamo bisogno di un capitale che sia almeno pari a 30 volte il risultato annuale ottenuto. Questo perché dobbiamo mettere in conto che, non lavorando e non avendo entrate economiche da fonte diretta di lavoro, abbiamo bisogno di investire il capitale iniziale che, mediamente, potrà renderci un utile del 3% annuo (senza contare l’inflazione).

Come vivere di rendita

A meno che uno non riesca a sbancare al Superenalotto, anche il desiderio di vivere di rendita richiede costanza, fatica e investimenti. Diventa un lavoro anche questo.

Infatti, gli esperti di finanza consigliano di non affidarsi a corsi miracolosi su internet. Ma affidarsi al del buon e sano realismo.

Giovanni Sarti, esperto di Trading, propone un calcolo semplice.

Obiettivo: accumulare capitale necessario da investire

L’obiettivo è accumulare questi soldi, ma per farlo bisogna attraversare 3 fasi cicliche:

Il primo passo è proprio quello di guadagnare soldi: con il lavoro principale oppure con business paralleli.

C’è chi arrotonda con il network marketing (purtroppo, non va quasi mai bene), con un secondo lavoro o magari creando un business online. Le opportunità sono tante.

Sarti suggerisce di prendere in considerazione anche l’ipotesi di partire piano all’inizio.

È la seconda, necessaria, fase. È importante non spendere tutto il reddito guadagnato: bisogna anche risparmiarlo.

Una persona che guadagna 10mila euro al mese e ne spende 11mila è un povero con alto tenore di vita che sarà costretto a lavorare tutta la vita e non potrà mai raggiungere l’obiettivo di vivere di rendita.

Se non investiamo il denaro guadagnato o risparmiato, non potremo mai in futuro vivere di rendita senza lavorare.

L’esperto invita a considerare gli investimenti finanziari di tipo speculativo (trading), perché sono gli unici che consentono di cominciare con piccole somme: addirittura, si può cominciare con 10 euro anche se si consiglia di farlo con 250 euro.

Possiamo anche scegliere di investire in altri modi. Investire in un immobile da adibire a struttura ricettiva o dare in affitto. Possiamo acquistare titoli di Stato (i Btp in questi giorni stanno volando). Possiamo rischiare (ma non troppo) con dei titoli azionistici. Insomma, la scelta è ampia.

Noi consigliamo, nel caso, di affidarsi ad esperti di finanza, senza mai esagerare, soprattutto nella fase iniziale. Di sicuro, come osserva Sarti, miracoli non ce ne sono. Corsi compresi. Occorrono sacrificio e crescita.

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