Collaboratrice di Immobiliare.it
Uno degli step fondamentali per concludere una compravendita immobiliare è la proposta di acquisto: viene formulata dall’acquirente al venditore o all’agenzia immobiliare. Vediamo di che cosa di tratta e per quanto tempo resta valida.
La proposta d’acquisto è una dichiarazione unilaterale da parte del compratore di un bene nei confronti del venditore: in campo immobiliare, con questa si manifesta quindi la volontà del primo di acquistare la casa in vendita.
Di norma, la proposta d’acquisto avviene sempre per iscritto e riporta alcuni elementi fondamentali della trattativa, come il prezzo finale d’acquisto o la caparra. Solitamente è l’agenzia immobiliare a fornire moduli prestampati, sui quali occorrerà inserire solo i dati dell’acquirente.
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È la persona che effettua la proposta d’acquisto a stabilire la durata di questa, ossia per quanto tempo il compratore si impegna a mantenere interesse per l’immobile.
Con i moduli forniti dalle agenzie immobiliari, per esempio, il soggetto interessato all’acquisto si impegna a mantenere ferma la propria proposta per un certo tempo, di solito non superiore alle due settimane ma talvolta anche sino a un mese.
Succede talvolta che il proponente non indichi alcuna data: in questo caso la proposta si intende come sempre revocabile.
Dal momento che il venditore accetta la proposta d’acquisto, il contratto può dirsi concluso.
Attenzione, però: con l’accettazione della proposta d’acquisto si conclude non la compravendita ma solo il contratto preliminare (o “compromesso”), un accordo vincolante con cui le parti si impegnano a stipulare in un secondo momento il contratto definitivo, il rogito davanti al notaio.