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contratto di locazione
Contratti e Documenti 19 giugno 2024

Clausole nulle nel contratto di locazione: quali sono e cosa comportano?


Quali sono le clausole nulle nel contratto di locazione, quali le più comuni e come possono essere sostituite?
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Emanuele Bianchi

Collaboratore di Immobiliare.it

Il contratto di locazione è un documento fondamentale che regola i diritti e i doveri di locatore (proprietario) e conduttore (inquilino). Tuttavia, non tutte le clausole inserite in un contratto sono valide.

Alcune potrebbero essere considerate nulle, ovvero prive di effetti giuridici. Ma quali sono queste clausole e cosa comporta la loro nullità? Approfondiamo di più.

La legge e la tutela del conduttore

Le leggi che regolano la locazione in Italia, in particolare la Legge 431/1998, stabiliscono norme imperative a tutela del conduttore, considerato la parte più debole del contratto. 

Tali norme non possono essere derogate dalla volontà delle parti: questo significa che qualsiasi clausola in contrasto con esse sarà considerata nulla.


LEGGI ANCHE: Come funziona il tacito rinnovo del contratto di locazione?


Clausole nulle più comuni

Vediamo alcune delle clausole nulle più frequenti nei contratti di locazione:

  1. Canone concordato più basso di quello effettivo: è illegale stabilire un canone inferiore nel contratto registrato rispetto a quello effettivamente pagato. L’unico canone valido è quello risultante dal contratto registrato.
  2. Limitazione o esclusione del diritto di recesso del conduttore: il conduttore ha sempre il diritto di recedere dal contratto per gravi motivi, con un preavviso di almeno sei mesi. Qualsiasi clausola che limiti o escluda questo diritto è nulla.
  3. Imposizione di lavori di manutenzione straordinaria a carico del conduttore: il conduttore non è responsabile dell’usura naturale dell’immobile e non può essere obbligato a effettuare lavori di manutenzione straordinaria, come la tinteggiatura delle pareti, al termine della locazione.
  4. Esclusione della possibilità di subentro in caso di decesso del conduttore: in caso di morte del conduttore, il coniuge, i parenti e gli affini conviventi hanno diritto di subentrare nel contratto di locazione. Qualsiasi clausola che escluda questa possibilità è nulla.

Cosa succede se una clausola è nulla?

La nullità di una clausola non comporta automaticamente la nullità dell’intero contratto di locazione. 

La clausola nulla viene semplicemente sostituita dalla disciplina prevista dalla legge. Ad esempio, se una clausola limita il diritto di recesso del conduttore, questa verrà considerata inefficace e il conduttore potrà comunque recedere dal contratto secondo le modalità previste dalla legge.

Tutela legale

È importante sottolineare che, in caso di dubbi o controversie relative a clausole nulle o abusive, è sempre consigliabile rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto immobiliare. 

L’esperto legale potrà valutare la situazione specifica e fornire assistenza per tutelare i propri diritti.

Conoscere le clausole nulle nel contratto di locazione è fondamentale per tutelarsi da eventuali abusi e garantire un rapporto equilibrato tra locatore e conduttore.

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