Le aste giudiziarie offrono un’opportunità per acquistare case, terreni e immobili in montagna o al mare a prezzi convenienti rispetto al mercato tradizionale. Tuttavia, ci sono alcune criticità da considerare, come la possibilità di trovare abusi o di trovare l’immobile occupato dal debitore.

Le case vendute all’asta sono spesso molto economiche proprio in virtù dello stato in cui si trovano, è richiedono, dunque, una serie di lavori di manutenzione o, addirittura di ristrutturazione.

Per far fronte ai costi ingenti derivanti da tutte le opere di rifacimento a cui si deve sottoporre l’immobile, è possibile accedere ad una serie di bonus edilizi.

Questi bonus, come descritto all’interno della Legge di Bilancio 2023, sono gli stessi che si applicano alle case vendute sul mercato tradizionale, come il bonus ristrutturazioni, il bonus mobili e il bonus verde.

Bonus ristrutturazioni per case all’asta

Fino al 31 dicembre 2024 è possibile usufruire del bonus ristrutturazioni che consente di detrarre il 50% delle spese sostenute fino ad un importo massimo di 96.000 euro.

Il bonus riguarda sia gli interventi di manutenzione straordinaria che di efficientamento energetico (in quest’ultimo caso il bonus viene validato previo invio della comunicazione all’Enea).


Leggi Anche: COME AFFITTARE LA PRIMA CASA, SENZA PERDERE LE AGEVOLAZIONI?


Casa all’asta: bonus mobili ed elettrodomestici

Gli elettrodomestici e i mobili non sono compresi nella vendita all’asta dell’immobile. Pertanto, l’acquirente dovrà trovare un modo per arredare la casa.

È possibile usufruire del bonus mobili e grandi elettrodomestici, che consente di detrarre il 50% della spesa fino al tetto massimo di 8.000 euro nel 2023 e di 5.000 euro nel 2024. Per usufruire del bonus, gli elettrodomestici devono essere di classe elevata per garantire l’efficienza energetica.

Superbonus 90%: come funziona per le case all’asta

Un altro bonus di cui è possibile usufruire è il cosiddetto Superbonus, che consente di detrarre le spese per la riqualificazione energetica e sismica degli edifici.

Il Superbonus è stato modificato a gennaio del 2023, e l’aliquota è scesa dal 110% al 90%. Anche per i condomini – così come per le villette – i requisiti per usufruire del Superbonus sono cambiati. L’aliquota diminuirà gradualmente nel corso degli anni, passando dal 70% al 65%.

Si potrà accedere al bonus solo in presenza di alcuni requisiti:

Bonus verde terrazzi e giardini

Il bonus verde per terrazzi e giardini è valido anche per gli immobili all’asta che presentano aree verdi da sistemare.

Si tratta di una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per lavori come la sistemazione delle aree verdi, l’installazione di recinzioni, pozzi, impianti di irrigazione, coperture, la realizzazione di aiuole e fioriere e le operazioni di manutenzione connesse ai lavori elencati.

La legge fissa un tetto massimo di 5.000 euro per ciascuna unità immobiliare ad uso abitativo.

Ecobonus e Sismabonus

Infine, è possibile usufruire di bonus come l’Ecobonus e il Sismabonus per rendere gli immobili all’asta più efficienti dal punto di vista energetico e migliorare la loro sicurezza sismica.

Il primo prevede una detrazione dal 50% al 65% per gli interventi di efficientamento energetico, mentre il secondo dipende dall’entità del rischio sismico e prevede una detrazione dal 50% all’85%. Entrambi sono in vigore fino al 2024.

Iscriviti alla newsletter per tenerti aggiornato sulle nostre ultime news