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Bonus Casa 21 ottobre 2021

Bonus prima casa under 36 e Isee: come, quando e perché va presentato


L’Isee è requisito di carattere economico per usufruire dell’agevolazione prima casa per gli under 36: ecco le più recenti indicazioni dell’Agenzia delle Entrate.
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Aurora Tamigio

Collaboratrice di Immobiliare.it

L’Isee è uno dei principali requisiti di carattere economico per usufruire del Bonus prima casa per gli under 36. E su questo punto è di recente intervenuta proprio l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 12/2021, fornendo alcuni chiarimenti sui requisiti per ottenere l’agevolazione fiscale per comprare la prima casa.

Vediamo più nel dettaglio di che cosa si tratta.

Bonus prima casa, l’Isee deve sempre essere in corso di validità

Per fruire del Bonus prima casa under 36 occorre presentare l’Isee, che – come già ampiamente spiegato – non deve essere superiore a 40mila euro annui. L’indicatore della situazione economica equivalente (l’Isee, appunto) è calcolato sulla base dei redditi percepiti e del patrimonio posseduto nel secondo anno solare precedente la presentazione della Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), rapportati al numero dei soggetti che fanno parte dello stesso nucleo familiare.

Alla data del rogito, il contribuente che richieda l’agevolazione prima casa dovrà essere in possesso di un Isee in corso di validità. La documentazione va quindi richiesta prima del rogito, mediante presentazione della Dsu in data anteriore (o almeno contestuale) all’atto. In sede di rogito va indicato il numero di protocollo dell’attestazione Isee o il numero di protocollo della Dsu presentata dal beneficiario. Il contribuente non potrà utilizzare un Isee sulla base di una Dsu presentata in una data successiva a quella del rogito.

Il fatto che serva un Isee in corso di validità al tempo della stipula dell’atto di acquisto è dettato dal fatto che il dato dei componenti del nucleo familiare deve essere “fotografatoal momento del rogito.

Anche la situazione lavorativa deve risultare aggiornata al momento in atto. Nel caso in cui la economica o patrimoniale dei componenti del nucleo familiare sia variata rispetto alla situazione ritratta nella Dsu ordinaria, il contribuente potrà munirsi di un Isee corrente. Quest’ultimo, infatti, è aggiornato sulla base dei dati reddituali e patrimoniali degli ultimi 12 mesi; pertanto, è calcolato con riferimento a un periodo di tempo più ravvicinato rispetto alla presentazione della Dsu.

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