Indice dei contenuti
Nell’hinterland milanese non ci sono solo fabbriche: a nord-ovest di Milano, infatti, è possibile perdersi in un grande parco con una superficie di 8249 ettari, distribuiti nelle 3 province di Como, Monza e Brianza e Milano.
Stiamo parlando del Parco delle Groane e della Brughiera Briantea: perché si chiama così e cosa vedere in questo grande parco?
La storia del Parco delle Groane
Il Parco delle Groane è un parco regionale istituito nel 1976.
Oggi, è amministrato da un consorzio costituito dalla Provincia di Milano, dal Comune di Milano, dalla Provincia di Monza e Brianza, e dagli altri 28 comuni in cui si trova il parco, con il compito di migliorare e tutelare i boschi, in ottica di conservazione naturale.
Il terreno del parco è sempre stato argilloso, e per questo motivo sono state numerose, nel corso della storia, le cave per l’estrazione dell’argilla e le fornaci per la sua cottura, di cui rimangono ancora alcuni esempi interessanti da visitare.
Il nome del Parco delle Groane deriva dalle sue caratteristiche naturali: esso è infatti contraddistinto dalla presenza di brughiere, in milanese dette “groane”.
Attualmente, sono più di 16 i sentieri che costellano il parco, caratterizzato anche da una fitta rete lunga 35 chilometri di piste ciclabili e pedonali, nonché da una pista equestre.
Leggi anche: COSA C’È DA VEDERE AL PARCO SEMPIONE DI MILANO?
Piante e animali del Parco delle Groane
La vegetazione del Parco delle Groane è costituita da estese brughiere che gradualmente si fondono con il bosco di pini silvestri e betulle, fino a diventare boschi alti di querce e carpini.
All’interno del parco, nel territorio di Misinto, è possibile passeggiare in uno spettacolare querceto, il Bosco del Curato, con alberi di oltre 80 anni di età.
Anche la fauna del Parco delle Groane è particolarmente ricca, nonostante sia molto vicino a grandi e piccole cittadine dell’hinterland milanese.
Innanzitutto, si possono osservare diverse specie di anfibi negli stagni: oltre a rospi comuni, anche tritoni, raganelle, rane rosse e verdi e la Salamandra pezzata.
Alzando lo sguardo, invece, tra i rami degli alberi è possibile scorgere il picchio verde, il gheppio, la poiana, lo sparviero e il gufo comune. Nel parco vivono anche lo scoiattolo rosso, il ghiro, la mini lepre, il riccio, la talpa, la puzzola, il tasso, la volpe, la faina e la donnola.
Cosa vedere nel Parco delle Groane
Il Parco delle Groane offre anche delle piccole perle turistiche incastonate nel verde.
Ad esempio più di 7 ville, tra le quali spiccano Villa Mirabello a Lentate sul Seveso, frequentata dagli intellettuali illuministi del Settecento, e Villa Arconati a Bollate, splendido esempio di barocchetto lombardo, ora cuore pulsante della cultura dell’hinterland: qui vengono infatti organizzati, ogni anno, diversi festival e concerti molto amati.
Una piccola curiosità? Questa villa ha fatto da sfondo a vari video musicali, come a quello di “Torna a casa (Marlena)” dei Maneskin e “Ladro di fiori” di Blanco.
Oltre alle ville, da visitare anche le fornaci, come la Fornace Pizzi di Cogliate, e l’Oasi Lipu a Cesano Maderno, un ambiente naturale da scoprire in bici o a piedi.